"Finalmente si gioca!". Fermana: Jaconi tra Samb e mercato
Il tecnico canarino non vede l'ora di scendere in campo per i tre punti anche se aspetta ancora qualche rinforzo
FERMO. «Tra quattro giorni si inizia a fare sul serio. Finalmente si gioca invece che parlare e credo che fosse proprio il caso, non ne potevamo più di aspettare». E’ questo il commento a caldo di mister Osvaldo Jaconi (foto) non appena avuta l’ufficialità dei calendari di Serie D.
La Fermana inizierà la stagione domenica prossima, alle ore 15.00, con la Sambenedettese, nel primo dei tanti derby marchigiani: «Nessun problema particolare visto che tanto prima o poi le squadre si incontrano tutte. Certo che la Samb è una compagine molto forte, che presenta alcune incognite e che probabilmente è stata ottimamente allestita anche per una categoria superiore. Si tratta di un derby molto sentito: giustamente a Fermo ci tengono a fare bella figura, come credo vogliano fare anche loro. Non bisogna caricarla troppo, è una partita che si carica da sola, anche per i nostri tifosi».
«A proposito della composizione dei gironi, come altri colleghi, avrei forse preferito delle variazioni, per aggiungere più pepe e interesse al campionato» – ha proseguito il tecnico a corollario del suo commento al classico mix tra formazioni marchigiane, abruzzesi e molisane - «Sono comunque fiducioso sulla nostra squadra, anche se non sappiamo fino in fondo come questo gruppo completamente rinnovato possa comportarsi quando saranno in palio i tre punti. Le amichevoli servono per tanti motivi, per crescere e testare i meccanismi che si provano in allenamento, ma quando si tratta di partite ufficiali le cose cambiano un po', anche se questo fattore accomunerà un po' tutte le squadre in questo momento».
«Stiamo aspettando qualche ulteriore risposta dal mercato: il Dg Conti e il Ds Paolini stanno lavorando per questo. Per quanto riguarda il mio pensiero tattico – ha concluso Jaconi – mi piace avere dei giocatori duttili che possano fare più ruoli, cambiando in corsa anche senza passare dalla panchina e senza sprecare qualche cambio, mettendo comunque in difficoltà l’avversario».