Morresi: "Referto arbitrale pazzesco. Lesa la mia onorabiltà!"
Amaro sfogo dell'allenatore della Juventus Club Tolentino, squalificato per fatti che non sarebbero avvenuti
TOLENTINO. Non vanno giù alla società della Juventus Club Tolentino e in particolare al suo allenatore Paolo Morresi (foto), le pesanti squalifiche comminate dal Giudice Sportivo dopo la gara con in Visso (Seconda categoria F). Dallo stesso Morresi riceviamo e pubblichiamo una lettera con la sua versione dei fatti.
“Non è mio costume addossare agli altri, in particolare alla classe arbitrale, le colpe di eventuali sconfitte maturate sul campo. Se abbiamo perso è certamente colpa nostra, anche se ci sono state annullate tre reti e non concessi almeno due rigori, e ciò che mi ferisce non è tanto il risultato finale, ma bensì l'atteggiamento al limite dell'arroganza del direttore di gara nell'arco di tutto l'incontro, che ha finito per inasprire oltre il dovuto gli animi in campo. A seguito del referto compilato a fine gara sono stati squalificati: il mio vice allenatore, il massaggiatore ed il secondo portiere, mentre contro di me è stato adottato un provvedimento direi quasi scentifico, visto che sono stato squalificato per 27 giorni, termine minimo per il quale non c'è la possibilità di presentare un eventuale ricorso. Al di la dei tempi, sono le motivazioni addotte dal direttore di gara che mi lasciano perplesso e amareggiato, poiché palesemente inventate, come il fatto che io lo abbia insultato dalla tribuna e, soprattutto, che a fine gara lo abbia addirittura spintonato. Ho 56 anni e gli ultimi 27 li ho trascorsi sui campi di calcio, allenando in tutte le categorie dilettantistiche (esclusa la Terza), passando per la Juniores Nazionale e i Giovanissimi, e l'anno scorso con il Tolentino abbiamo vinto oltre al titolo anche la Coppa Disciplina. Nella mia carriera ho sempre cercato di capire ed aiutare questi ragazzi che spesso vengono mandati allo sbaraglio, senza una preparazione specifica, addestrati solo all'uso dei cartellini. In virtù di tutto questo non posso accettare nella maniera più assoluta, che la mia reputazione venga infangata in maniera così meschina e del tutto priva di fondamento. Mi ritengo una persona seria e matura, e provo un certo disgusto nel dover constatare che un ragazzino, che neanche mi conosce, possa permettersi di screditare il mio buon nome in maniera così maldestra. La squalifica riportata sul Comunicato Ufficiale mi arreca un danno enorme, specie dal punto di vista della mia onorabilità, a maggior ragione per fatti che sono avvenuti solo nella testa di questo ragazzo”.