"Torno nella società che mi ha lanciato". Fano: tra i pali Ginestra!
FANO. L’Alma Juventus Fano acquista il portiere Paolo Ginestra (foto), classe 1979. Un segnale importante che denota la volontà della società granata di costruire la squadra, poggiando su solide basi come l’ex numero uno del Livorno. Il rapporto tra Ginestra e il direttore sportivo Roberto Canestrari nasce nel 1995, quando lo stesso Canestrari lo prelevò dalla Pergolese, portandolo nelle giovanili granata. L’approdo in prima squadra arriva nel '97, quando difende la porta dei fanesi per ben 14 volte, venendo confermato anche per la stagione successiva.
Le sue doti non passarono inosservate tra gli addetti ai lavori, tanto che il Milan decise di puntare su di lui. Da quel momento spiccò il volo verso il calcio che conta, girovagando l’Italia da nord a sud, togliendosi la soddisfazione di arrivare in serie A con il Livorno, nella stagione 2005/2006 senza, però, scendere mai in campo.
Tra le sue tante squadre vanno ricordate le esperienze con Lecco, Albinoleffe, Prato, Ternana con cui affrontò più di tre campionati, Castel di Sangro, Vis Pesaro e Paganese. Nell’ultimo torneo ha difeso la porta del Forlì, rivelandosi uno dei migliori portieri della categoria. Tutti, però lo ricordano, perché nel 2004, con la casacca della Vis Pesaro, parò un rigore in ginocchio a Muslimovic’ in occasione del derby contro il Rimini. Seppure sia molto forte sotto il piano fisico, del portiere di Pergola è apprezzata la grande reattività tra i pali. Nel corso della sua carriera ha imparato a essere un vero leader in campo, avendo dimostrato di saper guidare con maestria e sicurezza tutta la difesa.
Appena dopo la firma sul contratto che lo legherà con i marchigiani, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. "Dopo tantissimi anni torno a Fano, la società che ha creduto in me, lanciandomi poi nel calcio vero. Sono molto carico e m’impegnerò sia per la piazza sia per tutto il popolo granata. Un ringraziamento va fatto nei confronti di Roberto Canestrari, con cui c’è un grande legame e che ha voluto a tutti i costi che io venissi qui. Ora non resta che iniziare questa nuova avventura, per me doppiamente stimolante: sia perché qui c’è una grande tradizione sia perché il granata è stato il mio primo colore calcistico”.