Pugni in Fano - Samb. Ecco il botta e risposta tra le due società
E' successo al termine della partita di Coppa Italia. Mondosamb.it ha raccolto la testimonianza di Leo Bollettini: "Aggrediti dai dirigenti locali". La risposta del Fano: "Ricostruzione di parte, i fatti sono andati così"
Al termine della partita Fano - Samb di Coppa Italia, terminata con la vittoria dei padroni di casa per 3-0, si scatena una rissa in tribuna. Le cronache locali parlano del dirigente del Fano Stefano Cordella a terra per un colpo ricevuto. Il sito mondosamb.it, vicino alle sorti del club rossoblu, ha sentito Leo Bollettini, presente in tribuna allo stadio insieme ai presidenti rossoblù. “Il comportamento dei dirigenti del Fano - racconta Bollettini – è stato inqualificabile: al termine della partita il presidente della Samb Moneti è andato a stringere la mano al presidente del Fano Gabellini, che però ha rifiutato ritraendo la mano. Questo gesto antisportivo è stato in pratica la miccia che ha “autorizzato” dirigenti e tifosi fanesi, con in testa Cordella, a scagliarsi contro i dirigenti della Samb e in particolare verso Giovanni Piccoli, dirigente della Samb con un passato di DG del Fano. “Vedendosi aggredito, Piccoli si è difeso; non so se ha dato una spinta o cos’altro a Cordella perché non ho visto quell’episodio in particolare, ma ciò che è sicuro è che si è dovuto difendere da un attacco, verbale e fisico, in piena regola.” Dirigenti del Fano, insomma, assolutamente da condannare: “Non solo – continua Bollettini – ma al termine dell’incontro un addetto al campo, qualificatosi come addetto stampa, rifiuta l’ingresso negli spogliatoi ai dirigenti della Samb, nonostante avessero diritto ad accedervi: un immotivato “altolà” quindi ai presidenti Gianni Moneti e Manolo Bucci, e anche a Fabio De Lillo, presidente onorario della Samb, che, suo malgrado, si era trovato costretto a mostrare il tesserino di consigliere regionale del Lazio. Solo in un secondo momento, grazie all’intervento dei Carabinieri, sono stati fatti entrare Moneti e Bucci, lasciando però gli altri dirigenti alla porta. Sono decenni che giro per tutti i campi d’Italia, e mai, dico mai, ho visto un comportamento così poco professionale e anti sportivo da parte di dirigenti avversari, se non a Teramo diversi anni fa.” “I motivi dell’aggressione nei nostri confronti non sono chiari, visto che i dirigenti rossoblù si sono comportati con la massima correttezza. Avevo considerazione per i fanesi: rimane tale nonostante una dirigenza totalmente inadeguata. Un plauso va invece ai presidenti della Samb Moneti e Bucci che si sono comportati in maniera esemplare prima, durante e dopo la partita, mantenendo la calma e non rispondendo alle provocazioni degli omologhi fanesi.”
LA VERSIONE UFFICIALE DEL FANO. “Certi gesti nel mondo dello sport non si dovrebbero verificare”. Questo il commento della società granata dopo l’aggressione subita dal vice presidente Stefano Cordella da parte del dg della Sambenedettese Giovanni Piccoli. Un pugno al volto sferrato al termine della partita di Coppa Italia vinta ieri dall’Alma per 3 a 0. Avremmo evitato molto volentieri di ritornare sul grave episodio di ieri ma, in considerazione del fatto che in questi ultimi minuti sono comparse su internet versioni sull’accaduto da parte sambenedettese totalmente lontane dalla realtà dei fatti, ci sembra doveroso fornire la reale ricostruzione che può essere confermata da una lunga serie di testimoni che hanno assistito alla scena. A fine partita il presidente dell’Alma Juventus Fano Claudio Gabellini (foto) e quello della Sambenedettese Giovanni Moneti stavano parlando privatamente, anche se in un contesto pubblico, di situazioni assolutamente extra calcistiche ed extra partita. In particolare Gabellini faceva presente una serie di attività, queste sì antisportive, messe in atto continuamente dal sig. Giovanni Piccoli contro l’Alma Juventus Fano ed i suoi dirigenti. Quest’ultimo, captata la situazione, non ha trovato meglio da fare che dirigersi verso Gabellini con fare minaccioso ed arrogante e offenderlo pesantemente. A quel punto il vice presidente dell’Alma Stefano Cordella si è avvicinato a Gabellini temendo un gesto sconsiderato da parte di Piccoli che, senza tante parole, ha colpito con un colpo al volto Cordella, facendolo cadere pesantemente a terra. Il vice presidente dell’Alma è stato poi trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce dove è stato sottoposto ad una serie di accertamenti e ritenuto guaribile con una prognosi di 15 giorni. Inutile mistificare quanto accaduto cercando di ricostruire i fatti in maniera addirittura opposta alla realtà. Inutile poi cercare di far scendere in campo i tifosi che nulla hanno a che vedere con questi fatti (sia dell’una che dell’altra parte). Si tratta di situazioni contingenti provocate dal tentativo di Piccoli di mettersi in mostra, ancora una volta (non gli sono bastate le recenti cronache), nella maniera più inopportuna e brutale nei confronti degli sportivi fanesi che tengono veramente alla propria squadra.
LA VERSIONE UFFICIALE DELLA SAMB. In merito a quanto riportato oggi su alcuni quotidiani regionali inerentemente ai fatti accaduti nel dopogara di Fano-Sambenedettese ci teniamo a sottolineare quanto segue: al termine della gara, durante il saluto tra il presidente del Fano e Giovanni Moneti, vi è stato un diverbio tra il vice presidente del Fano sig. Cordella e il direttore generale rossoblù Piccoli. Un breve momento di tensione nel quale vi è stato prima uno scambio di battute e poi una manata sferrata dal signor Cordella alla quale è seguita la reazione di Piccoli, il tutto purtroppo alimentato da vecchie ruggini tra i due dirigenti. Entrambi hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. I dirigenti della Sambenedettese ritengono comunque chiusa questa deprorevole vicenda, sicuri che anche il Fano Calcio nella figura del presidente Gabellini non voglia dar seguito a quanto accaduto ieri creando un'inutile astio tra due società che hanno sempre avuto degli ottimi rapporti. E' doveroso abbassare i toni proprio perchè siamo all'inizio di un campionato ricco di incontri tra società marchigiane, e spesso rivali, ed è auspicabile che siano solo i giocatori in campo, con le loro giocate, a riempire la pagine dei quotidiani sportivi.