Marco Comotto: "La Recanatese? E' il mio ambiente ideale"
Il forte difensore piemontese della squadra di Amaolo, traccia un primo bilancio dopo il suo approdo il giallorosso
RECANATI. Si è tolto la soddisfazione di racimolare qualche presenza in serie B con la maglia del Piacenza ma non ancora quella di confrontarsi sul campo con il fratello maggiore Gianluca, oggi al Perugia ma con tanta serie A alle spalle con Ascoli, Torino, Fiorentina e Vicenza. Stiamo parlando di Marco Comotto (foto), uno dei volti nuovi della Recanatese targata 2014/2015. L'aitante difensore piemontese classe 1983 è giunto alla corte di Daniele Amaolo quest'estate per l'ottava stagione consecutiva in serie D dei leopardiani, ormai prossimi al debutto ufficiale in calendario sabato sera contro la Maceratese, nel primo turno della Coppa Italia Dilettanti. "E' importante partire bene anche se siamo solo ad agosto - dice Comotto ai microfoni di Radio Erre - ovviamente la squadra è ancora in fase di rodaggio, ma si è lavorato molto bene in queste settimane di preparazione e l'affiatamento tra vecchi e nuovi è in costante crescita. Non è trascorso neanche un mese ma sento di poter dire che Recanati è stata la scelta giusta. L'ambiente è sereno e si lavora bene, la società è attenta sotto ogni punto di vista e credo che ci sono tutte le potenzialità per poter far bene".
Comotto rappresenta senza ombra di dubbio un pilastro difensivo, in grado di aggiungere valore ad una retroguardia che può già contare sulla presenza del navigato Narducci e della bandiera di casa Patrizi. "Si sta creando un bel gruppo ed è chiaro che ci sono delle grandi individualità non solo in difesa - continua il neo giallorosso -. A centrocampo c'è l'esperienza dei nuovi Rovrena e Traini e in attacco Marolda e Galli formano una bella coppia. E poi ci sono i tanti giovani che stiamo aiutando a crescere. Molti di loro sono alla prima esperienza ma hanno voglia, seguono il mister e cercano di mettere subito in pratica i suoi insegnamenti".
Comotto è reduce dall'esperienza alla Civitanovese ma nel suo ricco curricolum spiccano alcune presenze in serie B con il Piacenza. "Piu' che altro mi sono tolto una soddisfazione - dice il giocatore piemontese -. Non capita a tutti e mi ritengo fortunato per esserci riuscito. Senz'altro un ricordo bellissimo che porterò sempre nel cuore". Comotto ha abbracciato il calcio marchigiano per una questione di cuore, dopo aver giocato in C con la Biellese, aver superato un lungo infortunio che lo ha tenuto ai box per quasi un anno e aver fatto tanta serie D nelle squadre del nord, permettendogli di acquisire un bagaglio d'esperienza che ha poi messo a disposizione del Montegranaro di mister Osvaldo Iaconi. "Un tecnico preparatissimo, che ha vinto tanto e con cui si è stabilito subito un gran feeling - dice Comotto - Da lui ho imparato tantissimo e i suoi insegnamenti sono serviti a crescere ulteriormente. A Montegranaro e poi a Civitanova sono state delle bellissime esperienze e sono convinto che sarà così anche alla Recanatese, dove l'impatto è stato piu' che positivo".
Nel DNA dei Comotto evidentemente rotola un pallone visto che il fratello maggiore Gianluca è un volto noto del calcio professionistico, con centinaia di presenze in serie A. "Ora è al Perugia, con cui l'anno scorso ha vinto il campionato di Lega Pro - conclude Comotto - certamente la sua è una bella carriera, ed è riuscito sempre a darmi una mano nei momenti di difficoltà risolvendo con un consiglio i tanti dubbi che inevitabilmente vengono a galla. Tra noi corrono cinque anni di differenza ma purtroppo non abbiamo avuto mai modo di sfidarci o giocare nella stessa squadra. Ai tempi del Piacenza ci siamo andati vicini ma l'opportunità non si è concretizzata. Ma mai dire mai. Forse deciderà di chiudere la carriera nei dilettanti e potremo coronare questo sogno, magari alla Recanatese. Nel calcio non si può mai sapere".
(Mauro Nardi)