Sangiustese al sesto sigillo. Mister Carbone racconta il primato
Il giovane tecnico, ex giocatore di Ascoli e Torino, alla guida di una formazione che si sta affermando con straordinaria regolarità
MONTE SAN GIUSTO. Consolida la prima posizione nel campionato di Promozione girone B la Sangiustese, la compagine calzaturiera da questa stagione ha ripreso lo storico nome che negli anni passati arrivò fino alla Lega Pro. Alla guida dei rossoblu un allenatore giovane ed emergente: Francesco Carbone (foto), con un passato da giocatore professionista che ha vissuto le sue stagioni migliori con le maglie di Ascoli e Torino.
Mister, partiamo dalla carriera di calciatore, quali i ricordi più belli?
“Ho vissuto tante stagioni importanti, ma la vittoria del campionato di B con il Torino e la serie A con l’Ascoli sono i momenti che porto sempre nel cuore”.
Ascoli è entrata prepotentemente nella tua vita, anche oltre lo sport?
“E’ vero, nella città delle cento torri ho conosciuto mia moglie ed abbiamo deciso di rimanere a vivere da queste parti. Con l’Ascoli calcio ho anche iniziato la mia carriera allenando per due stagioni i giovanissimi nazionali, un’esperienza che mi ha permesso di crescere dal punto di vista professionale e non solo”.
In estate il tuo approdo alla Sangiustese, come è avvenuto?
“Mi lega da tempo una profonda amicizia ed una grande stima con Egidio Papi, Direttore Sportivo della squadra rossoblu, ci siamo sentiti per altre cose poi il discorso è scivolato sulla Sangiustese, ero libero da impegni e quando mi ha proposto la panchina ho accettato senza pensarci due volte”.
Avendo vissuto tanti anni di calcio ad alto livello, hai faticato a calarti nel dilettantismo?
“Non più di tanto, ho la fortuna di aver trovato una società molto organizzata e disponibile, formata da persone serie ed appassionate e posso contare su un uomo come Papi che oltre ad essere un amico è un professionista di primo livello”.
Siete partiti in estate con un certo ritardo rispetto agli altri, la squadra è stata assemblata strada facendo, pensavate di stare in testa dopo sette gare?
“Il nostro obiettivo è quello di fare bene, dispongo di un gruppo di ragazzi che hanno la voglia di mettersi in gioco, mi seguono con attenzione, direi quasi scrupolosamente. La classifica ora non la guardiamo, ci fa piacere, ma sappiamo che il lavoro da fare è tantissimo, siamo appena all’inizio e c’è tanto da costruire”.
Un campionato, quello di Promozione B, che lei non conosceva, ora come lo valuta?
“Mi pare un torneo di buon livello, ho visto squadre organizzate e ben preparate. A prima vista la classifica mi pare abbastanza veritiera, Atletico Piceno, Chiesanuova e Helvia Recina un gradino sopra le altre ma le differenze sono minime con tutti. Sabato a Monte Urano siamo stati bravi a chiudere subito la partita, altrimenti sarebbe stata durissima anche contro l’ultima in classifica”.
In stagione incrocerai altri tecnici che hanno vissuto da calciatori delle grandi stagioni, ricordiamo: Nosdeo, Lattanzi, Cerqueti, Malaspina, un bel banco di prova?
“Assolutamente si, mi stimola particolarmente il confronto con altri ex giocatori, ci sarà modo di confrontarsi e conoscersi meglio. Come dicevamo conta molto calarsi nella categoria e da questo punto di vista, non me ne vogliano gli altri, la squadra che mi sembra fatta apposta per questo campionato è Chiesanuova”.