Ascoli, Benigni cita in giudizio Bellini e la Lega Pro
ASCOLI PICENO. A pochi giorni dall'anniversario della dichiarazione di fallimento della gloriosa società Ascoli calcio 1898 i destini dell'ex patron bianconero Roberto Benigni (foto) e dell'attuale Francesco Bellini tornano a incrociarsi. Tra i due c'è sempre stato odio e amore. Fu Benigni a intuire per primo, una decina di anni fa, le enormi potenzialità finanziarie dell'industriale farmaceutico italo-canadese ma i suoi tentativi di convincerlo a entrare nell'azionariato societario naufragarono. Così come fallì la lunga trattativa iniziata nella primavera del 2011 e purtroppo finita male nell'estate successiva per la vendita di tutta la società bianconera. Una trattativa suggellata da un patto di riservatezza sulle cifre con penali salatissime ma che in una città così piccola come Ascoli tanto riservata non fu concludendo il suo travagliato percorso con conferenze stampa di entrambi per mostrare documenti e scambi di lettere private. A distanza di quasi un anno da quel drammatico 16 dicembre, giorno del fallimento dell'Ascoli calcio 1898, che segnò la pagina più brutta dello storico sodalizio, Roberto Benigni torna in tribunale per chiedere giustizia.
Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza civile durante la quale Roberto Benigni ha chiesto un risarcimento di 600.000 euro tramite l'avvocato Silvio Marozzi. Il motivo? Secondo Benigni gli sarebbe stata ingiustamente escussa la fideiussione bancaria della Sopren (la cassaforte di famiglia) del valore di 600.000 euro a garanzia del debito sportivo.
Nella sostanza, durante il periodo del concordato, la fideiussione è stata escussa dalla Lega Pro utilizzandola come provvista finanziaria mentre secondo Benigni doveva essere Francesco Bellini ad accollarsela al momento di acquisire il titolo sportivo dell'Ascoli.
Per questo motivo, oltre alla Lega Pro difesa dall'avvocato Micaela Girardi, Benigni ha citato in giudizio anche l'Ascoli Picchio di Francesco Bellini patrocinata dall'avvocato Cristina Celani. Durante l'udienza era stato chiesto anche il coinvolgimento della banca che aveva rilasciato la fideiussione bancaria ma il giudice ha rigettato l'istanza ai fini "dell'economia processuale".
L'avvocato della Lega Pro ha esposto pareri giurisprudenziali dove si conferma la regolarità della procedura eseguita così come intenderà fare nelle prossime udienze anche il legale dell'Ascoli Picchio La prossima udienza si terrà a settembre.
(Fonte: Corriere Adriatico)