Arbitro, due fischi poi il caos: Monserra - Real Porto sub judice

Nell'odierno Comunicato Ufficiale emanato dalla Figc Marche, non è stato omologato il risultato finale della partita Monserra - Real Porto, valida per il campionato di Seconda categoria girone D. La gara, disputata lo scorso fine settimana, è terminata con il punteggio di 2 - 1 in favore dei locali ma i portorecanatesi hanno inoltrato ricorso. La motivazione che avrebbe indotto la squadra del Real Porto ad annunciare ricorso, sarebbe da attribuire ad un malinteso nato tra il direttore di gara ed i giocatori ospiti avvenuto nel finale di gara e costato alla squadra della provincia di Macerata la sconfitta. Secondo la versione del Real Porto, l'arbitro Spinazzola della sezione di Macerata nel corso di un calcio di punizione in favore del Monserra al 90', avrebbe comunicato ai giocatori che avrebbe fischiato due volte; la prima per comunicare il recupero e la seconda per dare avvio all'esecuzione del calcio di punizione. Appena il direttore di gara emette il primo fischio, i padroni di casa calciano subito la punizione e mentre la palla sta per entrare in porta il Signor Spinazzola di Macerata emette il secondo fischio convalidando la rete tra le proteste degli ospiti. I calciatori portorecanatesi, a quel punto, dapprima inveiscono e strattonano l'arbitro e poi abbandonano in anticipo il terreno di gioco in segno di protesta. Il Giudice Sportivo, pur non omologando il risultato finale, ha squalificato 3 calciatori del Real Porto per 4 giornate. Ecco nel dettaglio le motivazioni di tali sanzioni.
Squalifica di 4 Giornate ai calciatori Christian Cannuccia e Massimiliano Fratini perchè "dopo la convalida di una rete a favore della squadra avversaria si avvicinavano all'arbitro insultandolo e tirandogli leggermente la divisa".
Anche il calciatore Giacomo Pigliacampo è stato squalificato per 4 gare perchè "dopo la convalida di una rete a favore della squadra avversaria, tentava con fare minaccioso di aggredire l'arbitro, tentando di colpirlo
con una testata senza peraltro riuscire nell'intento".