Laura Dell'Erba: una professionista in Promozione
La chinesiologa dell'Atletico Piceno evidenzia l'importanza del suo lavoro e l'ottimo rapporto instaurato con dirigenti e calciatori
CENTOBUCHI. C'è una figura femminile dietro le buone prestazioni dell'Atletico Piceno (Promozione B) di quest'anno. Parliamo di Laura Dell'Erba (foto), la chinesiologa che lavora a stretto contatto con lo staff tecnico della società.
Innanzitutto qual'è il tuo ruolo all'interno della società?
“Io mi occupo del recupero motorio e funzionale degli atleti dopo un trauma o dopo un intervento operatorio, diciamo che in pratica cerco di riportare alla piena efficienza nel minor tempo possibile, gli atleti reduci da un infortunio”.
Come è nata la passione verso questa scienza?
“Diciamo che sin da bambina sono sempre stata affascinata dal corpo umano e da tutte le sue incredibili potenzialità. Da adulta ho avuto l'opportunità di studiare queste materie e mi sono laureata in attività motoria e sportiva, specializzandomi appunto in chinesiologia, ovvero la scienza che studia il movimento umano razionale attivo in tutte le sue forme”.
Questa collaborazione con l'Atletico Piceno, come è iniziata?
“Da qualche tempo ho aperto uno studio a Centobuchi e qualcuno della società mi conosceva, mi hanno contattato ed abbiamo trovato subito i presupposti per creare un rapporto costruttivo”.
Come ti stai trovando in un ambiente come quello calcistico?
“Benissimo, i dirigenti hanno sempre fatto del loro meglio per mettermi a mio agio, l'ambiente è ottimo e c'è da parte di tutti la massima collaborazione”.
Il fatto che tu sia l'unica donna in un ambiente prettamente maschile, ti ha mai creato delle difficoltà?
“Sinceramente no, nel mio lavoro cerco di essere sempre estrememente professionale e devo dire che ho trovato dei ragazzi molto seri ed educati. L'ambiete è sano e a mio modo di vedere quando si usa un minimo di ragionevolezza ed intelligenza problemi non ce ne sono. E' chiaro che a volte si scherza, ma sempre con giovialità e senza mai superare i limiti della buona educazione. Davvero un bel gruppo di bravi ragazzi, ai quali spero di poter essere utile ed aiutarli a crescere e migliorare”.