CORRIDONIA. "Educare sportivamente", manifestazione culturale organizzata dall’Istituto Professionale Filippo Corridoni di Corridonia per onorare la memoria di Flavio Falzetti, va in archivio con un successo senza precedenti. Una giornata densa di appuntamenti aperta con un convegno onorato da illustri relatori: il professor Scarpelli, dirigente del servizio Onco-Ematologia della Asur 3 di Spoleto, il consigliere regionale Francesco Massi relatore della legge regionale 5/12 oltre alle conclusioni del giornalista Caremani e le testimonianze di Gianluca Longo. Impressionante la testimonianza di Corrado Capotondo allenatore delle giovanili dell’Osimana: “Un momento emozionante soprattutto per ricordare Flavio visto che mi accomuna a lui la stessa malattia. Tanta emozione se penso di essere stato fianco a fianco alla bestia, come la chiamava Flavio, per diverso tempo. Tanto che mi era stata prevista la sterilità mentre oggi possono godermi una bellissima figlia di diciotto anni”. Non è andata delusa l’attesa di Damiano Tommasi (foto) giocatore e presidente dell’Associazione Italia Calciatori.
Perché la presenza di Damiano Tommasi, presidente nazionale associazione italiana calciatori alla manifestazione “Educare sportivamente” in onore di Flavio Falzetti?
“Perchè ho avuto modo di conoscerlo e so quello che faceva, che avrebbe voluto continuare a fare e che continua a fare tramite i suoi amici e sino a quando mi sarà possibile parteciperò a questo tipo di iniziative”.
Solo un momento per ricordare questo tipo di eventi?
“Anche per fare informazione visto che per l’occasione c’è stato l’incontro con i ragazzi sul tema della salute e della prevenzione, sull’attività sportiva fatta in un certo modo sensibilizzandoli soprattutto in questa direzione”.
Come vede Tommasi il mondo del calcio dilettantistico?
"Rispondo con le parole di Flavio: troppo attento a scimmiottare il calcio professionistico e meno attento a quello che dovrebbe essere il suo scopo di creare il tessuto sociale, formare i ragazzi e far fare attività sportiva a tanti giovani”.
Lo stato di salute del calcio professionistico invece?
"Stiamo crescendo. Abbiamo cinque squadre che lottano in Europe League ed una in Champions League obiettivo che mancava da tempo nel nostro calcio anche se non bisogna mai fermarsi e occorre lavorare per crescere ancora”.
Sulla questione Parma cosa è possibile dire?
“Aspettiamo giovedì. Speriamo che venga nominato un curatore anche se non so se i documenti presentati da Manenti siano sufficienti per evitare il fallimento, avere la gestione provvisoria del Parma e premettere alla squadra crociata di finire il campionato (Questa intervista è precedentemente alle notizie odierne, con l'arresto dello stesso Manenti, ndr)”.
Del calcio azzurro che dire?
“Sta andando bene anche se c’è poco tempo per stare con il gruppo. Ci sono ragazzi di società di media classifica che si stanno mettendo in mostra anche difettano di esperienza”.
Ci sono delle novità in vista?
“Da qualche mese ci sono giocatori, sono sotto gli occhi di tutti, che sono cresciuti molto. Sono sicuro che troveranno posto in Nazionale”.