Vigor Senigallia, dalla retrocessione al futuro. Parla Cossu
"La Promozione non mi spaventa ma occorre un programma societario con obiettivi precisi. E il settore giovanile deve tornare nella famiglia Vigor"
SENIGALLIA. E ora? Come sarà il futuro della Vigor Senigallia dopo questa dolorosa retrocessione in Promozione? Ci saranno novità in ambito societario? Come ripartire? Ne parliamo con Alessandro Cossu (foto), segretario e diesse della Vigor, l'uomo chiamato in estate dal presidente Mandolini per riorganizzare la macchina societaria.
Cossu, facciamo il punto. Quanta amarezza c'è dopo questa retrocessione? Quali gli errori?
"Quando sono arrivato alla Vigor facendo una scelta importante per svolgere il ruolo di segretario, la società mi ha chiesto di svolgere anche il ruolo di ds a squadra pressochè ultimata quindi sapevo benissimo che il mio ruolo sarebbe dovuto essere più che altro di team manager e che sarebbe stata una stagione complicata per la giovanissima età della rosa. L'amarezza è tanta quando c'è una retrocessione, e' normale che per digerirla ci vuole un po' di tempo, però c'è la consapevolezza di avere fatto il possibile e anche l'impossibile con le risorse a disposizione che sono state tante a livello di giovani (che per la Vigor sono oro) ma i giovani vanno accompagnati in campo da qualche giocatore importante che prevede un rimborso spese adeguato alla sua importanza, in più se quei pochi più esperti si infortunano e stanno fuori un mese o un mese e mezzo ti fa cambiare la stagione. Nonostante tutto eravamo riusciti a fare 21 punti alla fine del girone di andata e siamo riusciti ad avere tutti gli scontri diretti con le concorrenti a favore, ma non è bastato. Importante sapere che le componenti società per quanto riguarda la precisione nei rimborsi e organizzazione, ds o team manager, allenatore, staff e giocatori abbiano dato quello che potevano dare uscendo sempre dal campo a testa alta e di questo ringrazio esplicitamente lo staff tecnico capitanato dal mister e i ragazzi con i quali ho vissuto tutta la stagione al loro fianco cercando di mettermi al loro servizio".
Il futuro di Cossu e della Vigor?
"Per il mio futuro dipende dalla società e dal suo programma che non dovrà essere quello di vincere per forza ma di sistemare situazioni all'interno di essa che permetterebbero di fare un programma con obiettivi da potere raggiungere, attraverso organizzazione e risorse economiche adeguate, i predetti obiettivi. Il settore giovanile che già esiste nella Vigorina deve tornare a fare parte della famiglia Vigor e di conseguenza permetta alla Vigor stessa di tornare a disputare i campionati che gli spettano con una solidità societaria alle spalle sennò diventa tutto fine a se stesso, e ogni anno sarà una stagione sportiva di sopravvivenza. Non sarà di certo la categoria che mi metterà paura considerata la mia lunga esparienza, il sottoscritto negli ultimi 33 anni è stato dirigente in tutte le categorie dilettanti con tanta D e Eccellenza in piazze sempre importanti per storia calcistica con qualche puntatina nei professionisti ma arrivandoci dopo avere fatto tutta la trafila dalla Terza categoria alla Promozione conoscendo le problematiche di ogni categoria. È normale che mi stia guardando anche in giro e che qualche situazione anche in categorie superiori le abbia in piedi sia come direttore generale che da segretario ma vedremo più avanti come saranno gli sviluppi".