ECCELLENZA. Per l'Urbania a Grottammare pari all'ultimo respiro
I padroni di casa in doppio vantaggio si fanno acciuffare nel finale dalla squadra di Fenucci
GROTTAMMARE-URBANIA 2-2
GROTTAMMARE (4-3-3): Beni (17'pt Renzi); Mancini (29'st Orsini), Vespasiani, Oresti, Vallorani; Traini, Haxhiu, De Cesare (1'st Di Antonio); D'Angelo, Ciabuschi (44'st Maiga Silvestri), De Panicis (12'st Rapagnani). A disp. Franchi, Casolla, M. Ioele, Di Giorgio, Rapagnani. All. Manoni.
URBANIA (4-3-3): Ducci; Renghi, Temellini, Rebiscini, Barzotti (26'st Ottaviani); Cusimano, Cusimano, Giovannelli (16'st Procacci), Bozzi (39'st Cantucci), Corsini (19'st Bicchiarelli); Pagliardini, Fraternali. A disp. Stafoggia, Rossi, Hoxha, Cantucci, Lucciarini, De Bartoli. All. Fenucci.
ARBITRO: Marchei di Ascoli (Bellagamba-D'Ovidio).
MARCATORI: 9'st D'Angelo, 17'st Rapagnani, 25' st rig. Fraternali, 47'st Ottaviani.
NOTE: Spettatori: 100 circa; espulso al 42'st mister Fenucci, ammoniti: Bozzi, Giovannelli, Mancini, Renghi, D'Angelo, Ciabuschi, Rapagnani; angoli: 8-4; recupero: 1'+5'
GROTTAMMARE - Grottammare e Urbania si dividono la posta in palio, ma i padroni di casa possono recriminare per aver sciupato il doppio vantaggio e aver subito il gol del pari in pieno recupero. Nel primo tempo partono meglio i padroni di casa che hanno subito un paio di occasioni con D'Angelo e De Panicis. I durantini si vedono con Cusimano ma non è preciso nella conclusione. Nel secondo tempo arrivano i gol: al 9' Ciabuschi conquista palla sulla trequarti, supera di forza quattro uomini e tira, il portiere respinge ma D'Angelo ha seguito l'azione e mette dentro il pallone vagante. I biancocelesti raddoppiano al 17' con Rapagnani che sfrutta un mancato intervento di Renghi e fugge verso la porta freddando Ducci. Sul doppio svantaggio i biancorossi non demordono e dimezzano il risultato con Fraternali che trasforma un rigore fischiato per un atterramento di Pagliardini ad opera di Mancini. In pieno recupero arriva il pari con Ottaviani che mette dentro sul filo del fuorigioco. L'ultima occasione ce l'ha D'Angelo ma Ducci è bravissimo a dirgli no.
(Enrico Tassotti)