Porto d'Ascoli, Di Nardo non si nasconde: "Crediamoci fino in fondo"
Il numero uno decisivo a Marina: "Puntiamo decisi ai playoff. Il primato? Dipende dal Montegiorgio, ma se sbagliano noi siamo lì"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Tre interventi super, porta blindata e Porto d’Ascoli che piazza il blitz sabato a Marina che vale un importante passo avanti verso seconda e prima posizione. Tra i protagonisti della giornata indubbiamente il giovane estremo difensore classe 1995 Roberto Di Nardo, napoletano di nascita ma ormai sambenedettese d’adozione, decisivo con i suoi interventi. Annata importante per lui dopo tante esperienze, non sempre fortunate. Giovanissimo arriva ad Ascoli e cresce nel settore giovanile bianconero, prima di un’esperienza importante in D al Gualdo che sembra spalancare le porte ad una crescita ulteriore. Ma sopraggiunge anche la sfortuna. Torna all’Ascoli ma non trova spazio, va in ritiro con la Samb di Moneti ma da un giorno all’altro arriva il passaggio a Fedeli e tutto salta. A metà stagione il passaggio al Monticelli (dove ritrova quel Nico Stallone che ha avuto ai tempi dell’Ascoli nel settore giovanile) dove gioca ma viene bloccato da un infortunio, infine la scorsa stagione condizionata dall’attesa per una Lega Pro che non arriva e alla fine la Virtus Teramo ma non è un’esperienza positiva. In estate alla fine la chiamata del Porto D’Ascoli, dove ambientarsi è stato tutto abbastanza semplice.
“Fin qui in carriera ho avuto sfortuna – conferma Di Nardo in un’intervista al Resto del Carlino – ma ci ho messo anche molto del mio con le scelte fatte. A volte sono stato considerato poco affidabile ma a 22 anni anche la testa è cambiata. Qui mi trovo veramente alla grande, non solo col gruppo ma anche con la società e tutto l’ambiente. La gara col Marina? Spesso vanno in copertina gli attaccanti, stavolta è toccato a me: sono felice perché è un successo molto pesante. Andiamo avanti per gradi: salvezza acquisita ora puntiamo decisi ai playoff, ci concentriamo su questo. Il primato? Dipende tutto dal Montegiorgio: se fa qualche passo falso, noi dobbiamo essere pronti a dare il massimo, in questo modo si potrebbe anche realizzare un sogno, chiamiamolo pure così. La Serie D a Porto d’Ascoli? C’è la possibilità di farla: società molto seria e organizzata, non ti fanno mancare nulla. La D l’hanno fatta tante società più piccole, perché non potrebbero farla qui?”.
Tornando sul suo ruolo, l’amore è per gli estremi difensori italiani: “La nostra scuola è la migliore in assoluto. Se dovessi dire qualche nome direi Perin e tra i più giovani Cragno. Hanno grandissime doti atletiche e tecniche. Poi dico, da buon napoletano, anche Reina: un grandissimo nel suo ruolo, ma preferisco citare gli italiani. Il mio futuro? Guardo solo al presente e a dare il massimo qui. So che è una grande occasione. Mi piacerebbe tornare a misurarmi in categorie più alte ma devo dare il massimo qui per farlo”.