ANCONA E MACERATESE. Ancora 48 ore per sperare nella Serie D!
Rata fuori dai giochi per la C, ora si punta al salvataggio in D ma non è semplice. I dorici tra la speranza Schiavoni, l'ipotesi Gnocchini-Vecchiola e le trame di Miani
Mercoledì 12 alle ore 18, dunque poco più di 48 ore. E’ la data e l’orario di scadenza di presentazione delle domande per la prossima Serie D e dunque il termine ultimo per due squadre gloriose come Maceratese e Ancona per evitare di sprofondare nel dilettantismo regionale. Situazione veramente intricata in entrambe le parti ma con scenari diversi per i quali non sono esclusi colpi di scena finali.
ANCONA. Sono diverse le piste nel capoluogo di regione dove non vogliono sentir parlare di Eccellenza, questo quanto indicato dai tifosi. Se non si riuscisse con il tentativo di salvare la D meglio ripartire proprio dal basso ma non con un’ennesima “Ancona”. Per questo i tifosi chiedono a Sergio Schiavoni di prendere in mano la situazione salvando l’attuale matricola e garantendo l’iscrizione in D. Per il momento solo una remota ipotesi perché il patron dell’Imesa non sembra avere alcuna intenzione di trattare con Miani. Sta provando a salvare la D anche Marco Gnocchini della Prometeo Estra che sta vagliando la possibilità di includere nell’operazione imprenditori disposti ad aiutare. Con lui c’è il direttore sportivo Sebastiano Vecchiola. Questa è uno scenario che i tifosi sono pronti a sostenere ma per la quale l’impresa è ardua e nettamente in salita: i tempi tecnici sono ristretti. L’altra ipotesi è quella legata all’attuale amministratore delegato Miani che entro oggi dovrebbe avere una risposta importante da un gruppo interessato. Intorno a lui però monta la rabbia e la sfiducia del popolo dorico. Il guaio è che i tempi sono veramente molto stretti.
MACERATESE. La parola fine alle speranze di professionismo è arrivata dopo circa 8 mesi di agonia societaria e gestionale nei quali si sono succeduti ben 4 proprietà diverse. A “staccare la spina” è stato Crucianelli che ha preso atto dell’impossibilità di andare avanti. Ora l’ipotesi è una ripartenza dal dilettantismo, la speranza è la Serie D per la quale i primi movimenti ci sono stati. Ormai data per certa l’esclusione dalla C (si attende ufficialità ad ore), sono due le cordate che si sono mosse. Da un lato l’ex presidente Maurizio Mosca che di recente ha incontrato i soci di minoranza Paci e Cofanelli probabilmente per pianificare una strategia da seguire; dall’altro c’è Alessandro Chiaraluce che non ha perso le speranze dopo il disperato tentativo di salvare la C e sembra essersi mosso in una direzione alternativa. Tentativi coraggiosi ma con due problematiche da risolvere. In primo luogo il fatto che si riparta con una società nuova, che nulla abbia a che fare con la precedente che non ha più i requisiti minimi per procedere all’iscrizione e in secondo luogo quello della tempistica: tutto deve essere fatto entro mercoledì. Una bella impresa con alla finestra l’ipotesi, più percorribile ed economicamente meno esosa, del dilettantismo regionale magari partendo dall’Eccellenza.
Nella foto in alto Schiavoni e Gnocchini, in basso Mosca e Chiaraluce