Comunanza, lettera aperta di Alfredo Sirocchi
"Non siamo riusciti ad unire le varie realtà calcistiche del paese sotto un’unica bandiera, peccato. Sarò sempre un giallorosso e presto mi metterò a disposizione"
COMUNANZA, DA ALFREDO SIROCCHI (foto) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
"Luglio e agosto sono stati due mesi di oblio. Di riposo mentale obbligato da una situazione di disagio. Disagio dovuto alla delusione susseguente al fatto di non aver potuto terminare l’opera iniziata due anni fa.
Avevamo l’obiettivo, io e Simone Brucchi, di portare il mondo calcistico comunanzese nella dimensione che dovrebbe avere: attività sociale avente come primo punto la compattezza e l’unione di risorse umane ed economiche.
Siamo passati per l’inferno di una retrocessione, dura ma funzionale. Siamo risaliti, con la forza del lavoro, nella categoria da dove eravamo partiti. Abbiamo fatto festa per una vittoria che potrei definire operaia: pochi soldi ma tanta passione. Ora era il momento di completare l’opera. Unire le varie realtà calcistiche del paese sotto un’unica bandiera. Per tre mesi non abbiamo fatto altro che puntare questa meta.
Non sono, non siamo riusciti nell’intento.
Per colpe di tanti ma senza puntare il dito su nessuno, le realtà sono rimaste tre, con le medesime divisioni, i medesimi contrasti, le medesime rivalità.
Non riesco a capire, all’alba di una non più avveniristica unione di comuni, i campanilismi in genere. Vedendoli tra componenti lo stesso paese è qualcosa di aberrante.
Potrei dire che siano figli della chiusura mentale, dell’ignoranza. Ma ciò sarebbe presuntuoso. Probabilmente sono io che ho un’altra visuale. Probabilmente non più giusta ma soltanto diversa.
Ciò non mi attenua l’amarezza per non aver potuto portare a termine un lavoro intrapreso con tanto entusiasmo.
Devo dire di essere contento che infine si sia ricostituita una società US Comunanza con solide basi. Ringrazio chi si è speso affinché questa gloriosa realtà non abbia avuto fine. In prima persona il vicesindaco Domenico Sacconi, con cui ho condiviso idee ed obiettivi univoci.
Li ringrazio ma al tempo stesso non posso non guardarmi dentro e notare un rilevante calo d’entusiasmo.
Sarò a disposizione per qualunque consiglio, spero che l'esaurimento della passione sia temporaneo, potrò dare un supporto tecnico e morale a Luigi Marcolini, designato mister della squadra Pulcini.
Sarò sempre un comunanzese e, nello specifico, un giallorosso, ma necessito di qualche mese di 'spurgo'.
Poi la passione si riaccenderà e, se le dinamiche lavorative me lo permetteranno, mi piacerebbe tornare a fare ciò che mi viene meglio: la gestione dello spogliatoio.
Mi piacerebbe risentire il duro sedile della panchina. L’adrenalina del prepartita. Il lavorio psicologico per creare la compattezza di quel corpo granitico chiamato gruppo, unico volano per le vittorie.
Per ora un augurio a tutti, in particolare all’US COMUNANZA 1958, di buon campionato 2015/2016".