Savini: "Anche nel 2016 sarà una Maceratese di gladiatori"
Il punto con il tecnico in seconda
"Ho trascorso delle vacanze serene, in famiglia, a Roma, con mia moglie Alessandra e mio figlio Filippo di appena due anni. Ma ora è venuto il momento di tornare. Siamo tutti carichi, anche se dovremo essere particolarmente concentrati alla prima partita dopo la sosta che notoriamente cela delle insidie".
Mirko Savini, 36enne trainer in seconda della Maceratese, si gode gli ultimi momenti di relax prima di rituffarsi nella mischia. "Il ritrovo è per stasera. Domani, martedì 29, e dopodomani, mercoledì 30 dicembre, effettueremo una doppia seduta di lavoro. Il giorno di San Silvestro una seduta al mattino, poi liberi il primo dell'anno. Quindi torneremo ad allenarci", Savini ricorda la tabella di avvicinamento al Santarcangelo.
Che gara sarà senza gli squalificati Foglia e Carotti?
"Una partita insidiosa come lo sarebbe stata con loro in campo. La forza della Maceratese è il gruppo. Chi gioca non fa mai rimpiangere chi è assente. Non mi preoccuperei eccessivamente della doppia assenza per squalifica dei nostri due centrocampisti. Abbiamo pedine valide per colmare la lacuna".
E Giuffrida?
"Spero che sia disponibile contro il Santarcangelo così come alla successiva gara, che aprirà il girone di ritorno, con la Lupa Roma. Per noi, visto che ha giocato molto poco per il noto infortunio, sarebbe un autentico acquisto".
Che voto daresti alla Rata ed al gruppo tecnico che la conduce?
"Ampiamente positivo. Tengo a dire che i giocatori e noi cinque dello staff tecnico (mister Bucchi, Savini, il preparatore dei portieri Gentili, il preparatore atletico Pescosolido e il collaboratore tecnico Pavoni, ndr) andiamo di pari passo. Siamo tutti uniti. Fin dai primi giorni del raduno di Genga abbiamo capito che il gruppo era buono e avrebbe dato buoni frutti. Ci ritroviamo secondi ad un turno dal giro di boa ed abbiamo tutta l'intenzione di mantenerci in orbita. La determinazione è quella giusta perché fin dal ritiro precampionato abbiamo impostato il discorso sull'abnegazione, la determinazione, il lavoro duro che paga sempre".
Cosa cambia dopo il secondo posto a Natale?
"Che non saremo più indicati come una sorpresa. La Maceratese ormai è una formazione rispettata e temuta, nessuno ci snobba. Insomma, il cammino nel girone di ritorno sarà ancora più duro".
Quindi?
"Vuol dire che noi dovremo dare ancora di più, essere più vogliosi di raggiungere l'obiettivo. Possiamo migliorarci. L'importante sarà di non perdere la nostra identità di formazione gladiatoria, altrimenti possiamo perdere contro chiunque. Invece, rimanendo concentrati e determinati, possiamo tenere testa a tutti. In campo i tifosi vedranno i biancorossi ancora più... 'cazzuti', se mi accettate il termine".
FONTE: ssmaceratese.it