Dichiara: "Se il Trodica andrà ai playoff potrà sorprendere tutti"
"Domenica con l'Aurora Treia sarà partita decisiva per la nostra stagione"
TRODICA DI MORROVALLE. Niente lunga e scomoda sosta, Trodica e Aurora Treia tornano in campo regolarmente questo weekend. Questa volta però al “San Francesco” si recuperano le vecchie usanze e si gioca non il sabato, bensì domenica. Va in scena una sfida che promette divertimento tra i ragazzi di Giandomenico quinti nel girone B di Promozione con 43 punti (-1 dal Chiesanuova, -3 dal Montefano, +2 sulla Lorese) e dunque a caccia di punti playoff mentre il gruppo treiese è 7° a quota 35 assieme a Sangiorgese e Portorecanati e vuole staccarsi definitivamente dalla zona playout. Due formazioni in salute, entrambe reduci da 4 risultati utili con il gruppo gestito da Pandolfi che ha acciuffato di puro cuore, nei minuti di recupero, due preziose vittorie con Corridonia e Monturano Campiglione. Per il Trodica sarà la prima di 3 gare su 4 in casa. Un bel vantaggio nella volata finale, anche perché nelle sfide interne sono arrivate 8 vittorie ed un solo ko. Vediamo cosa ne pensa il direttore sportivo trodicense Tonino Dichiara (foto).
Quanto vale questa partita?
“Per noi tantissimo, è decisiva."
Fattore campo alleato per conquistare i playoff che invece giocherete in trasferta probabilmente.
”Il "San Francesco" è tornato la nostra casa e chiedo al pubblico di esserci più vicino in questo finale. Se andremo nei playoff possiamo sorprendere tutti”.
Intanto la sorpresa è che, dopo anni di gruppi esperti, siete la 3° squadra con l’età media più bassa…
”Era l’altro obiettivo stagionale e sono contento anche perché quasi tutti gli under con più di 10 presenze sono prodotti locali, vedi il Berrettoni (1998 e convocato per il Torneo delle Regioni), Giri (’97), Pennacchietti (’99), Foresi, Ercoli o Orlando (tutti ’99). Stiamo valorizzando l’accordo fatto con Il Ponte e ricordo che la nostra Juniores è 2°nel girone B un punto dietro la Filottranese”.
La società non è mai tornata sull’argomento: perché sul mercato di dicembre la squadra è stata indebolita?
“In realtà Marilungo andò via perché voleva giocare di più, tanto che è sceso di categoria. In mezzo avevamo molte pedine e fu sacrificato Reucci. Pazzi invece non è riuscito a fare il richiamo atletico sotto le festività, fisicamente non stava bene e si è ritirato. Abbiamo provato a sostituirlo con Andrea Bucchi ma è andato alla Virtus Bolzano in serie D”.
(A.S.)