Fuori dal calcio per 5 anni, poi il ritorno: Calvà sferza la Futura 96
"Una squadra come la nostra che deve salvarsi non può prendere due gol su calci d'angolo. Se vogliamo stare in questa categoria dobbiamo metterci più furbizia e cattiveria"
FERMO. E' stato assente dal calcio per 5 anni, tra famiglia e lavoro per un lustro ha pensato ad altro. Ma la passione era sempre viva e al minimo cenno delle sua ex società eccolo di nuovo in panchina: Matteo Calvà (foto) e la Futura 96 si sono ritrovati in questa stagione per un campionato da vivere fino in fondo. A distanza di due giorni Calvà ha ancora tanta rabbia in corpo per aver buttato via la prima vittoria stagionale: sabato infatti contro il Monturano Campiglione la sua Futura è stata acciuffata sul 2-2 al 92'. "Mi sono più arrabbiato sabato che sette giorni prima quando abbiamo perso 3-0 contro l'Atletico Piceno - ammette il tecnico 45 enne, in passato anche sulle panchine di Torrese e Porto Sant'Elpidio - Una squadra come la nostra che deve salvarsi non può prendere due gol su calci d'angolo. Alla fine il pareggio ci può anche stare ma se vogliamo stare in questa categoria dobbiamo metterci più furbizia e cattiveria. Mi auguro che questo ci serva da lezione: quando stai in vantaggio le partite bisogna chiuderle!". Un punto in tre partite per la Futura 96, la cui rosa è un po' ristretta: "La squadra deve crescere - sottolinea Calvà - speriamo di recuperare qualche giocatore per le prossime partite in modo da avere qualche soluzione in più". Per Calvà questa Promozione B è
divisa in due tronconi: "Ci sono 8-9 squadre che sono superiori, le altre più o meno alla pari. E' un campionato abbastanza equilibrato dove in una squadra come la nostra a fare la differenza sono i dettagli a farti vincere o perdere una partita, è per questo che quando abbiamo la possibilità di portare a casa un risultato dobbiamo farlo a tutti i costi". (Fonte: Il Resto del Carlino)