INTRAMONTABILE RUANI: 50 anni! "E pensare che a 33 volevo smettere..."
Uomo simbolo del Casette Verdini: fa il secondo portiere e il primo in Coppa Marche 1. "Dopo una giornata di lavoro è ancora bello andare ad allenarsi, sudare e divertirsi con i compagni"
CASETTE VERDINI. Era il mese di luglio quando scorrendo l’elenco dei convocati del Casette Verdini, squadra partecipante al campionato di Prima categoria girone C, il mister ha inserito Oreste Ruani (foto), 51 anni il prossimo 24 agosto, pronto per una nuova stagione da secondo portiere e come primo per quel che riguarda la Coppa Marche 1. Festeggiatissimo dai compagni di squadra per i suoi 50 anni compiuti che non dimostra assolutamente, fisico integro da vero atleta pronto a stupire quando inforca i guanti e si sistema tra i pali.
Come mai tanta voglia di sacrificarsi ancora?
“Perché il calcio è uno sport bellissimo ma allo stesso tempo difficilissimo. Praticarlo quando uno raggiunge la soglia dei cinquantanni é ancora più bello perchè riesci a capire il lavoro e il sacrificio che c’è dietro ogni vittoria, ti gusti l’allenamento. Ogni partita che giochi è come se fosse la prima volta a calcio: un emozione fortissima”.
51 anni ad agosto, da quante stagioni difendi la porta del Casette Verdini?
“Dall’età di sedici, è la squadra che non ho mai lasciato fino all’età di trentatrè anni tra alti e bassi giocando nei campionati di Prima, Seconda e Terza categoria, ma quante soddisfazioni”.
Non ti è mai venuta voglia di dire basta?
“Sì, all’età di trentatrè anni decisi di smettere ma la passione per il calcio e la voglia di allenarmi era tanta che ricominciai due stagioni dopo con gli Amatori Corridonia per poi passare al Colbuccaro dove sono stato per tre stagioni, tra l’altro bellissime, quindi di nuovo con il Casette Verdini”.
Tante soddisfazioni ma anche qualche amarezza?
“Amarezze non possono non esserci ma anche soddisfazioni, hai detto bene. Al termine della stagione 2008/2009 il Casette Verdini retrocesse in Seconda categoria, il presidente Paolo Pasquali mi chiese di ricompattare l’ambiente e mi propose di fare il dodicesimo: una grande soddisfazione per me di potermi allenare ancora su un campo bellissimo vicino al mio studio. Dopo una giornata di lavoro è bello andare ad allenarsi, sudare e divertirsi con i compagni".
Da quel giorno tante soddisfazioni?
“Un crescendo di emozioni e di vittorie esaltanti che hanno portato il Casette Verdini a conquistare per la prima volta nella sua storia un posto nel campionato di Promozione”.
Nessuno dei compagni di squadra ti stuzzica chiedendoti quando dirai basta?
“Succede ogni inizio stagione, io rispondo che sarà l’ultima perché, credetemi, è dura allenarsi tre volte la settimana. Quando termina una stagione interrogo il mio fisico che prontamente risponde “dai Oreste che ancora ce la puoi fare”. Spronato da mister Marinelli sono ripartito per un’altra stagione, la trentaquattresima per gli amanti delle statistiche”.
Cosa si attende da questa stagione?
“Di poter dare anche se dall’esterno il mio contributo nella speranza di poter giocare anche qualche minuto con la prima squadra anche se Casette Verdini può contare su un grande portiere come Caracci”.
I rapporti con la stampa?
“Ottimi. Senza la stampa i nostri campionati non li conoscerebbe nessuno. Grazie ad appassionati come noi giocatori anche un campionato dilettantistico si garantisce la sua ribalta. Grazie davvero per quello che tanti appassionati fanno senza percepire nemmeno i soldi per un caffè”.