La maglia n°5 e il Sirolo nel cuore: a 41 anni Rivellini dice stop!
Il capitano chiude dove aveva iniziato: ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo aver raggiunto la salvezza con la Nuova Sirolese
SIROLO. "Quando ho iniziato a giocare a calcio il mio sogno era indossare la maglia numero 5 della prima squadra del mio paese allenandomi sempre con serietà e tenacia, negli anni sono riuscito ad indossarla". Il capitano Marco Rivellini (foto), proprio con la Nuova Sirolese, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Classe 1975, difensore, fisico statuario, ha detto stop dopo una carriera di grandi soddisfazioni. Su di lui si basano le fortune dei cicli vincenti non solo della Sirolese, dove è cresciuto calcisticamente e non solo, ma anche del San Biagio, dove è stato per tanti anni capitano indimenticato. Aveva iniziato da ragazzino alla Sirolese come portiere "però mi annoiavo e giocavo poco – ha raccontato al Corriere Adriatico - così ho provato esterno di centrocampo". Fu mister Romano Cremonesi a portarlo in difesa.
Dopo la trafila nelle giovanili della Sirolese, due anni al Riviera 96 e poi al neonato Sirolo Numana dove è rimasto sei stagioni. Quindi il passaggio al San Biagio per aprire un ciclo vincente con mister Tacchi. Finita la parentesi biancorossa "pensavo ad una Terza categoria senza pensieri invece, una sera mi è arrivato il messaggio del presidente Canori della Sirolese. Non potevo dire no: l’idea di chiudere la carriera dove avevo iniziato e di calcare ancora il prato del Vignoni mi gasava". La stagione del ritorno a Sirolo è sofferta, tanto che a fine girone d’andata la squadra è ultima con 3 punti, ma nel ritorno la rimonta miracolosa e poi lo spareggio vinto aOffagna ai supplementari. "Pensavo di smettere ma poi mi sono lasciato convincere di nuovo". A 41 anni altro campionato e altra salvezza con la Sirolese.