LA STORIA. Nel futuro di Melissa Marchetti una panchina (maschile)...
Ha giocato a calcio, è nell'organigramma tecnico della Filottranese, ha l'abilitazione per allenare fino alla Serie D: "Sarebbe una prospettiva attraente, ma intanto tutte le società costituiscano dei vivai femminili"
Il calcio è una fabbrica di storie, e non sempre declinate al maschile. Dopo la storia di Laura Dell'Erba, chinesiologa dell'Atletico Piceno, eccone un'altra bella e affascinante, quella di Melissa Marchetti (foto), attualmente nell'organigramma tecnico della Filottranese dove si occupa di Primi Calci e Piccoli Amici. Melissa ha un passato da calciatrice nelle fila del Camerano e in varie realtà del futsal, ha frequentato poi i corsi della FIGC ottenendo sia l'Uefa C (riguardante il settore giovanile) che l'Uefa B e conseguendo l'abilitazione ad allenare fino alla serie D femminile e alla D maschile. Melissa è prossima alla Laurea in Giurisprudenza e di professione è sommelier. In veste di allenatrice dei piccoli si sente a suo agio, "è una pagina professionale cui intendo dedicarmi completamente". E sulla possibilità in futuro di allenare una prima squadra maschile ha le idee più che chiare: "E' una prospettiva attraente - il suo pensiero - ma a dirla tutta sarebbe giusto che ogni club si attrezzasse per costruire un vivaio anche femminile superando antichi steccati di uno sport sentito e visto come prettamente maschile".