Comunanza, parla Padalino: 5 vittorie di fila non bastano per la vetta
"Rispetto al vertice non abbiamo recuperato punti perché le squadre davanti a noi stanno vincendo sempre: per questo motivo ci troviamo a guardare esclusivamente i playoff magari conquistando il miglior piazzamento finale"
COMUNANZA. Cinque vittorie nelle ultime 5 uscite ma il distacco dalla vetta resta invariato. Paradossi del calcio che coinvolgono in questo caso il Comunanza di Matteo Padalino (foto), tecnico ancora giovane ma estremamente preparato che racconta di questa striscia positiva in parte frenata da una capolista che viaggia spedita come lo Sporting Folignano: "Effettivamente stiamo facendo questi risultati perché i playoff sono tutti ancora da conquistare alla luce dell’equilibrio esistente e considerando che fino a qualche tempo fa erano proprio gli spareggi il nostro obiettivo finale. In realtà rispetto al vertice non abbiamo recuperato perché stanno vincendo sempre: rispetto alle dirette concorrenti i punti guadagnati riguardano solo gli scontri diretti vinti. Per questo motivo ci troviamo a guardare esclusivamente i playoff magari conquistando il miglior piazzamento finale possibile". Padalino è tornato quest’anno in panchina dopo un riposo quasi “forzato” durato tre anni: "La Seconda categoria l’avevo già fatta all’esordio da tecnico con la Poggese anni fa. Devo dire che tecnicamente e atleticamente sto vedendo un netto miglioramento come preparazione e questo devo dire che va dato atto e merito ai colleghi che svolgono un lavoro importante e completo. A livello strettamente qualitativo dei singoli, in generale il livello è sceso ma non sarei così catastrofico come sento dire in giro: un po’ si è abbassato ma non tantissimo".
Dopo tre stagioni di inattività, ultima esperienza a Pagliare, ecco l’opportunità un po’ a sorpresa di Comunanza: "Sì, ero fermo un po’ per motivi di natura personale un po’ perché non c’è stata la possibilità giusta anche di incastonare gli impegni lavorativi. Mi hanno contattato alcuni dirigenti qui a Comunanza e l’idea mi è piaciuta subito. Un ambiente sano che ha vissuto anni importanti, in diverse epoche: ci sono tutti i presupposti per fare bene. Unica pecca il bacino di utenza non inesauribile ma abbiamo l’opportunità di avere solo tre o quattro esterni, per il resto sono tutti del posto".