LA FAVOLA DI PETRUCCI: dalla Promozione B alla... Serie B col Carpi
Il rilancio a Monticelli con Stallone, la consacrazione a Fermo con Destro: ma tutto parte dalle esperienze nel girone B di Promozione con Atletico Piceno e San Marco Servigliano
Difficile pensare che in quei due anni vissuti in Promozione B, potesse un giorno immaginare di sostituire quella parola Promozione, con Serie e spiccare il volo definitivo nel calcio che conta. Per Andrea Petrucci la giornata di oggi è speciale perchè segna la definitiva consacrazione di un sogno, un volo assoluto che parte dai campi della sua Ascoli Piceno. Petrucci nasce li, anche se le sue origini sono nella vicina Arquata del Tronto.
GLI INIZI. nasce in bianconero nel settore giovanile ma nel 2008-2009, va a farsi le ossa in Promozione B nell'Atletico Piceno di Nico Stallone. Squadra rivelazione che comanda il campionato, quasi fino alla fine perchè proprio sul rush finale mette la freccia la Fermana di De Amicis che sorpassa e vince in volata. Poco male, le strade di Petrucci e della Fermana si torneranno ad incrociare nuovamente visto che il 2009-2010 Petrucci veste per la prima volta la maglia della gialloblù in Eccellenza con 7 reti realizzate. L'Ascoli lo riporta a casa e lo piazza in Primavera prima del passaggio a gennaio alla Maceratese che non riesce ad evitare la retrocessione in Promozione (poi evitata con il ripescaggio).
LA RIPARTENZA DA SERVIGLIANO. Serve ripartire e a dicembre dell'anno successivo la scalata verso l'alto, riparte in Promozione dal San Marco Servigliano con 21 presenze e 6 reti all'attivo. Il salto in Eccellenza è automatico e arriva l'anno successivo con il Grottammare e successivamente con la Folgore Falerone Montegranaro con altri 5 gol all'attivo. Il passaggio al Grottammare sempre in Eccellenza e poi il Porto D'Ascoli nel 2014, quando a dicembre arriva la svolta con Nico Stallone che lo riporta al Monticelli. Non è affatto un passaggio banale perchè gli ascolani, trascinati dai suoi colpi, arrivano secondi e vincono i playoff ottenendo poi lo storico ripescaggio in Serie D. Un altro passo avanti è fatto dunque. E' l'occasione giusta e Petrucci la sfrutta al meglio con sei reti pesantissime (tra cui quelle alla Samb in occaisone dello storico 4-5) e la salvezza ottenuta in anticipo sul campo.
IL RITORNO A FERMO. E' la Fermana che punta decisa su di lui con precisa indicazione di Flavio Destro. Un feeling che si era interrotto qualche anno prima ma che torna subito forte e intenso con il popolo gialloblù. E' l'anno della cavalcata vincente verso una Serie C che a Fermo aspettavano da 11 anni e che Petrucci conquista con mille serpentine sulla destra, una pioggia di assist e 12 centri all'attivo. E' l'apoteosi canarina e "Pedro" è uno degli idoli del tifo canarino. Finalmente arriva la Serie C ed è conquistata da protagonista. Serve confermarsi e Destro non ha dubbi, puntando ancora su di lui. Per molti talento unico e indisciplinato ma gli anni hanno portato una consapevolezza e una forza maggiore. Gli viene chiesto anche di difendere e lo fa da fedele scudiero in un collettivo che fa del sacrificio e dell'abnegazione la sua forza maggiore. Gli assist non mancano, i gol arrivano anche se "solamente" 3. Quanti bastano per descriverlo come uno dei più positivi dell'intera stagione. Le voci si rincorrono, si parla di Serie B ed oggi arriva anche la conferma. Si va al Carpi, a giocarsi l'ennesima scommessa su se stessi della propria vita, per la prima volta veramente lontano da casa ma con la voglia di non smettere di sognare a 28 anni appena compiuti. In bocca al lupo Andrea!