Sacha Amaolo: "Il mio cuore e le mie reti per il Cska Corridonia!"
Il capocannoniere del campionato confessa il suo profondo legame con la squadra della sua città
CORRIDONIA. Nella rocambolesca vittoria ricca di reti che ha permesso sabato scorso al Cska Corridonia di avere la meglio sulla Folgore Castelraimondo, il ruolo di assoluto protagonista va assegnato al capitano dei biancoverdi Sacha Amaolo (foto), autore di una splendida tripletta. L’attaccante corridoniense sale così a quota 22 reti, rafforzando ulteriormente la sua posizione in testa alla classifica marcatori.
Un’annata straordinaria che ti vede andare a segno con grande puntualità?
“Sì una bella stagione, in generale stiamo facendo molto bene e mi fa piacere che i miei gol ci permettano di occupare una posizione di classifica alla quale non siamo tanto abituati”.
Vieni da una stagione molto sfortunata con un grave infortunio al ginocchio, come sei riuscito a recuperare la forma migliore?
“L’incidente è stato un trauma notevole, ma grazie all’appoggio della mia famiglia, dei miei amici più cari i di tutta la squadra ho affrontato tutte le vicissitudini con grande forza. Devo dire che il dolore e la lunga riabilitazione mi hanno anche molto maturato sotto il profilo caratteriale, ora mi sento più forte e più pronto ad affrontare anche i momenti più difficili che la vita ci riserva”.
Una tripletta molto importante, ma non è la prima nella tua carriera.
“Ne avevo segnata un’altra nel girone di andata contro la Belfortese, evidentemente è l’anno buono, ma tutto credo dipenda dal gioco che esprimiamo che mi mette in condizione di rendere al meglio”.
Comunque il gol sin dalle giovanili è stato sempre nelle tue corde.
“Negli Allievi della Civitanovese arrivai a segnare anche 17 reti, poi mi spostarono come esterno di centrocampo e ovviamente vedevo meno la porta e non ho più avuto stagioni molto prolifiche a livello giovanile. L’annata migliore quando, sempre con il Cska, vincemmo il campionato di Terza categoria e segnai 22 reti, quest’anno ho già eguagliato il mio record personale e c'è tempo per fare meglio”.
Tu hai solo 27 anni e nelle ultime stagioni sei stato molto corteggiato sul mercato anche da formazioni di categorie superiori, come mai hai sempre deciso di restare al Cska?
“Qui sono in famiglia, mi trovo a mio agio, ho tutti i miei amici e anche se non prendiamo nessun rimborso la società dal punto di vista organizzativo non ci fa mancare nulla. Ho fatto la mia scelta di vita, ora sono anche il capitano e mi sento particolarmente responsabilizzato verso i miei compagni di squadra. Probabilmente avrei potuto guadagnare qualche soldo e forse vincere qualche trofeo, ma io sono contento così. Non sono le vittorie che fanno la felicità, essere in pace con noi stessi e con chi ci è accanto è il valore più grande della nostra vita”.
Quali sono a tuo giudizio le qualità necessarie per affrontare al meglio lo sport a livello dilettantistico?
"Nel mio piccolo, posso solo dire che a questi livelli il calcio deve essere principalmente passione ed umiltà. La passione è quella molla che ti spinge e ti stimola ed a volte non ti fa sentire neanche la stanchezza, mentre l'umiltà ti permette di confrontarti nel modo migliore con chi ti circonda e condivide le tue stesse passioni. Quando mancano questi due elementi credo sia molto difficile per chiunque fare qualcosa nello sport".
Con la tua squadra siete reduci da una salvezza conquistata in volata, mentre quest’anno navigate ai margini della zona nobile, quali progetti avete?
“In primis la salvezza che da un punto di vista matematico ancora deve arrivare, una volta tranquilli potremo anche pensare a toglierci delle soddisfazioni, ma al momento l’unico nostro traguardo è scappare il più velocemente possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica, che purtroppo conosciamo fin troppo bene. Come dicevo la nostra è una piccola società con un progetto serio di crescita nei prossimi anni, diciamo che stiamo andando forse oltre quanto previsto per questa stagione, ma va bene così”.
Infine un tuo giudizio sulle avversarie di questo girone F.
“Per questioni di calendario non abbiamo ancora incontrato la capolista Urbis Salvia che affronteremo solo a fine campionato, delle altre devo dire che nel girone di andata mi fece un’ottima impressione il Rione Pace. Nel complesso mi sembra un campionato di buon livello con tante squadre ben organizzate, non ci sono partite scontate e in ogni gara bisogna dare il massimo per portare a casa dei punti, un torneo molto combattuto”.