Amadio: "Per la San Marco nulla è perduto ma attenti a non sbagliare"
Il nuovo tecnico dei biancazzurri vede miglioramenti importanti nella sua squadra in particolare nella fase difensiva
SERVIGLIANO. A poche settimane dal suo arrivo sulla panchina della San Marco, in luogo di Antonio Ptzalis, proviamo a tracciare un primo bilancio con Peppino Amadio (foto), tecnico di sicuro valore che dopo stagioni importanti in campionati superiori, ha accettato di rimettersi in gioco a Servigliano, dove sabato ha colto una fondamentale vittoria contro la Palmense.
Partiamo dal tuo recente approdo a Servigliano.
“Sinceramente avevo ricevuto diverse proposte, anche in categorie superiori, ma ho ceduto all'insistenza del presidente Dezi anche in funzione degli uomini a disposizione e del progetto di sviluppo futuro. Ho avuto da subito la collaborazione di una società molto presente ed estremamente attenta alle esigenze della squadra e questo mi ha fatto molto piacere”.
Entrare in corsa non è mai facile, che situazione ha trovato?
“Ho a disposizione un gruppo dal livello tecnico notevole che probabilmente fa un pochino fatica a calarsi in una categoria difficile come questa. Tutti ragazzi che da un punto di vista tecnico e tattico sono straordinari, ma in alcune circostanze peccano da un punto di vista agonistico, sportivamente parlando dobbiamo essere più cattivi e determinati”.
Punta ad un cambio di mentalità e ad una diversa organizzazione?
“Stiamo lavorando molto sotto questo aspetto e nelle ultime gare mi pare che si siano visti dei miglioramenti. Ci siamo strutturati meglio in fase di copertura, un solo gol subito in cinque gare è un primo tassello importante, ora dobbiamo migliorare anche in avanti dove facciamo molta fatica a concretizzare le occasioni che creiamo”.
Prevedibili quindi interventi sul mercato?
“Tutta la società si è mostrata estremamente vicina e disponibile ad intervenire, stiamo valutando insieme le opportunità, per ora si è accasato altrove Verdicchio ed al suo posto abbiamo preso il promettente attaccante esterno Fabio Fini dal Martinsicuro, ma non escludo qualche altro movimento specie nel reparto offensivo, dove siamo pochi anche numericamente”.
Che idea si è fatto di questo campionato di Prima categoria?
“Ad una prima occhiata mi sembra un torneo estremamente equilibrato e livellato verso l'alto, ci sono tante buone squadre e degli ottimi giocatori. La classifica secondo me rispecchia i valori in campo, con il Castignano che dovrebbe avere qualcosina più delle altre, ma ancora la strada è lunga”.
Quale ruolo pensa possa recitare la San Marco da qui alla fine della stagione?
“Abbiamo intrapreso un cammino impegnativo che prevede grande sacrificio ed umiltà, mi pare che i ragazzi stiano rispondendo nel migliore dei modi e questo mi fa pensare che abbiamo imboccato la strada giusta. Dovremo affrontare ogni gara, già dalla prossima con la Cuprense, con grande intensità come la categoria richiede. Sono comunque fiducioso per il futuro e pur avendo un margine di errore molto esiguo, sono certo che, persistendo questo grande equilibrio e limitando al massimo i nostri errori, siamo ancora in tempo per agganciare le posizioni che contano”.
Fonte: Il Resto del Carlino