Modello Tignum: "Marziali" in erba, programmazione e staff qualificato
Il responsabile dell'Attività di Base Manrico Carlacchiani ci racconta come funziona il settore giovanile montegiorgese
MONTEGIORGIO. Un discorso che va avanti da 6 anni e che in questa stagione ha aggiunto un nuovo punto importante al rinnovamento del calcio giovanile montegiorgese: l’impianto "Marziali" in erba naturale. Per la Tignum Montegiorgio, denominazione vecchia di qualche anno per il settore giovanile rossoblù ma una storia importantissima alle spalle, quella attuale è una stagione importante. Un lavoro serio e puntuale che nasce dall’Attività di Base il cui responsabile da 6 anni è Manrico Carlacchiani (foto): "Con il nuovo impianto in erba naturale e con uno staff decisamente qualificato – afferma Carlacchiani – stiamo vivendo una stagione decisamente importante per tutti noi. L’Attività di Base parte dai Piccoli amici e arriva agli Esordienti, per quello che ci riguarda: un totale di oltre 60 iscritti in crescendo e questo ci fa essere ottimisti". Tutto questo inquadrato in un metodo di lavoro nel quale Carlacchiani si avvale di ragazzi molto preparati: "Sono tutti giovani e laureati in Scienze Motorie, con Marco Di Stasio che sta facendo il corso Uefa B ma non solo; Andrea Innamorati oltre alla laurea è anche istruttore giovani calciatori, Paolo Mochi anch’egli laureato e insegnante di ruolo. Tutti ragazzi qualificati e con una grande passione". Dicevamo di un’annata importante nella quale tante cose sono state messe al loro posto: "E’ un lavoro che parte da lontano e che sta portando frutti importanti. Per l’intera Attività di Base stiamo lavorando su una programmazione unica che parte dai Piccoli Amici fino agli Esordienti. Curiamo fin dal basso l’aspetto motorio anche per via della professione che gli istruttori svolgono e che diventa gioco forza multilaterale. Si lavora con tappeti elastici, canestri e tutto ciò che permette di lavorare al meglio su coordinazione e movimento".
Un lavoro anche che si svolge proporzionalmente e in rapporto all’età dei ragazzi: "I punti fondamentali sono il controllo di palla, due tocchi e sempre palla a terra allenando sempre il concetto di squadra: tutto questo senza soffocare l’istinto dei ragazzi e in particolare la caratteristica dell’uno contro uno. Il tutto concepito con una programmazione a scadenza trimestrale sia dal punto di vista motorio che tecnico. Ora abbiamo la possibilità di lavorare molto bene al Marziali, anche se al momento gli spogliatoi sono inagibili: siamo a due allenamenti settimanali per ogni gruppo e diciamo che sembra la formula migliore". Un’attività di base nella quale porre le basi anche per il lavoro del Settore Giovanille (cui appartengono Giovanissimi e Allievi) il cui responsabile è Roberto Marchegiani, tra le altre tecnico della Juniores e collaboratore in prima squadra: "Questo dà il senso del lavoro continuo e di prospettiva che mettiamo in campo. Il modello della Scuola Calcio è da quest’anno proposto e applicato anche nel Settore Giovanile che ha preso ad esempio i più piccoli. In questo modo si ha la possibilità di lavorare in prospettiva futura seguendo una linea ben definita".