L'Atletico Offagna è stanca: "Con gli arbitri di Jesi sono guai..."
La società vuole vederci chiaro dopo l'ultima partita contro il Castelbellino
Dall'Atletico Offagna riceviamo e pubblichiamo un comunicato, in merito a quanto successo nella gara Castelbellino-Atletico Offagna (Seconda Categoria girone D):
"Grida al furto l’Atletico ed ha ragione da vendere; grida allo scandalo per la seconda volta consecutiva e quindi grida anche al colmo, visto che nelle ultime due partite disputate sul rettangolo verde dell’ “Ivano Cercaci”, ha subito due reti decretate dagli arbitri della sezione di Jesi, Vai e Skura, dopo che le palle in realtà hanno sbattuto sui legni della porta.
Incredibile casualità? Incompetenza? Malafede? Propendiamo per la seconda, anche se entrambe le volte le giacchette nere chiamavano amichevolmente per nome i castelbellinesi.
Signori c’è poco da fare: gli arbitri di Jesi non possono arbitrare le squadre del vicinato perché spesso sono guai….la cosa è evidente e sotto gli occhi di tutti!
La protesta seguirà, come è naturale che sia, presso gli organi competenti Figc ed Aia, ma possiamo star certi che nulla cambierà.
Questi signori non ci sanno fare, è la categoria,si dirà giustamente, ma i loro errori clamorosi non li farebbe nemmeno un bambino di 9 anni, ed allora di che stiamo parlando? C’è qualcosa che non quadra, anche perché nel dubbio, come vedremo, di solito si favorisce la difesa.
Invece no: partiamo pure quindi da quello che è successo al 91’ e che ha consegnato la vittoria al Castelbellino che non ha dimostrato di avere certo le qualità di una capolista.
Dopo una partita in cui l’Atletico terz’ultimo, al cospetto della capolista, aveva ampiamente e meritatamente conquistato il pareggio, ci pensa il Signor imberbe Skura a rovinare tutto, come ammettono gli stessi castelbellinesi sulla loro pagina facebook (“4-2 all'Atletico Offagna con reti di Campanelli Anconetani Papadopoulos e una dell'arbitro”).
L'episodio: Campanelli (Castelbellino), ricevuta palla sulla sinistra entra in area e scocca un tiro che Sampaolo respinge: lo stesso Campanelli riprende la sfera e crossa sotto la traversa dove si avventa fallosamente Papadopoulos (Castelbellino) che, spinto a terra Pizzuto, colpisce di testa e la palla sbatte sotto la traversa e ritorna in campo ben all’interno di circa 30 centimetri, tanto che prima della palla, davanti alla linea di porta, c’è anche la gamba del difensore ospite. Tutti i giocatori lo vedono, anche quelli di casa che poi se la ridono quando incredibilmente l’arbitro concede il gol invece di fischiare fallo su Pizzuto, fischio che i difensori ospiti avevano interpretato all’inizio come a loro favore. Inutili le proteste che poi costano anche l’espulsione a Balzani, in pratica danno oltre alla beffa per l’Atletico.
Ancora più rabbia viene pensando che la cosa è un clamoroso replay di ciò che successe a marzo 2015 in occasione dello scontro diretto arbitrato dal tal Vai, sempre di Jesi, che ora addirittura arbitra in Promozione e di cui riportiamo lo stralcio della cronaca di allora: “all’87’ Barchiesi riceve e tira in diagonale ma la palla colpisce il palo e ritorna in campo dove Ausili la smanaccia. Sarebbe rigore ed espulsione di Ausili ma per l’arbitro evidentemente non si può correre il rischio che il Castelbellino lo sbagli…..quindi decide di assegnare la rete ai padroni di casa che non avevano nemmeno protestato invocando il gol, tanto erano sicuri che sarebbe stato rigore.”
Continua così la nera scia arbitrale che affossa l’Atletico ed il pensiero non può che andare allo spareggio di maggio ed alla sciagurata direzione della Signorina Gagliardi che invece di essere fermata dall’Aia è stata promossa addirittura in Eccellenza.
La fretta dei vertici arbitrali di promuovere verso l’alto direttori di gara non all’altezza continua imperterrita a mietere vittime ai livelli bassi alla faccia dei sacrifici delle società.
Naturalmente l’Atletico si limita a garbate proteste che però gli fruttano, nella gara in questione, ben tre espulsioni, del tutto ingiuste visto il tenore dei danni che procura il Sig. Skura, per giunta arbitro da appena tredici mesi e che, fino ad aprile, arbitrava appena le categorie Allievi e meritevole di fare ancora tanta esperienza nelle categorie giovanili.
Come si vede, come possono arbitri con pochi mesi di esperienza, poter arbitrare adeguatamente partite, seppur di infimo livello, di adulti navigati?".