Morelli: "Azzurra Mariner pronta a lottare per il vertice"
Il tecnico della matricola sambenedettese si candida al ruolo di terzo incomodo
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nel film “L’allenatore nel pallone” Oronzo Canà commentava la sconfitta della sua Longobarda contro il Milan dicendo: “ Sette a zero è sette a zero”. Sabato scorso l’ ASD Azzurra Mariner ha fatto come il Milan di Liedholm, vincendo per ben 7-0 contro il malcapitato Borgo Roselli. E’ stata una partita a senso unico, dominata dalla squadra del presidente Talamonti che non ha lasciato neanche le briciole all’avversario. In questa prima parte della stagione, la neopromossa squadra di San Benedetto del Tronto, reduce dal meritato successo dello scorso anno nel campionato di Terza categoria, si sta comportando benissimo. Nove vittorie un pareggio e tre sconfitte, questo ruolino di marcia che vede l’Azzurra Mariner al terzo posto della classifica, a tre punti dalla capolista Piane di Montegiorgio e a due punti dalla seconda piazza, occupata dal Petritoli. L’ASD Azzurra Mariner pur essendo una società giovanissima, punta a crescere rapidamente nei prossimi anni, anche per poter dare lustro all’ottimo settore giovanile della ASD Mariner. Abbiamo intervistato il mister Marco Morelli (foto), uno dei più bei talenti calcistici che la città di San Benedetto ha sfornato negli anni passati. Ora che ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore, è pronto a dare il massimo per la squadra biancoazzurra.
Mister, quando ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore?
“Devo dire che mi ci sono trovato per caso, nella stagione 2014/2015 ero un giocatore dell’Azzurra quando l’allenatore che avevamo, decise di non proseguire nella conduzione della squadra, in quel periodo stavo giocando poco, poiché avevo avuto dei problemi di pubalgia, così la società decise di affidarmi la squadra a gennaio. Accettai molto volentieri e facemmo un buon girone di ritorno, a fine stagione il presidente mi diede la possibilità di allenare la squadra anche il campionato successivo, quando iniziò la collaborazione con la Mariner e arrivò anche la vittoria nel campionato”.
L’AzzurraMariner arriva da un’ esaltante vittoria del campionato, cosa le ha chiesto la società per questa stagione da neopromossa?
“La società mi ha chiesto di fare un campionato di vertice, magari arrivando a marzo nei piani alti della classifica e provare a giocarci la vittoria finale in volata. In questa prima parte abbiamo visto che nella parte alta della graduatoria ci possiamo stare anche noi. Il campo lo sta dimostrando, gara dopo gara, e tutto questo anche grazie anche all’ottimo gruppo di giocatori che ho a disposizione”.
Sabato scorso c’è stata la roboante vittoria contro il Borgo Roselli, siete insieme al Piane di Montegiorgio il miglior attacco del girone senza avere un capocannoniere fisso. E’ felice del rendimento collettivo della squadra?
“Si sono soddisfatto, anche perché all’inizio stentavamo un po’ a segnare pur costruendo molto e giocando bene. Raggiungere questo risultato, vedendo in azione gli attaccanti di alcune squadre del girone, mi riempie di orgoglio e sono contento per i miei ragazzi. Comunque non si vince di solo attacco, per vincere occorre una buona organizzazione di gioco e, soprattutto, fare più punti degli altri”.
Oltre all’attacco quali sono i punti di forza della sua squadra?
“Noi abbiamo un grande gruppo, non spicca il singolo giocatore, ma è il collettivo a fare la differenza. Ogni reparto è un punto di forza e per reparto intendo anche chi gioca meno e quando viene chiamato in causa dà sempre il massimo, contribuendo ai buoni risultati dell’Azzurra Mariner”.
Guardando la classifica la lotta al vertice sembrerebbe riservata a tre squadre, come giudica il livello di questo girone G?
“Secondo me la classifica rispecchia attualmente i valori visti in campo. Sapevamo che Piane di Montegiorgio e Petritoli erano attrezzate per poter vincere il campionato. Noi da matricola siamo il terzo incomodo, vogliamo continuare ad esserlo cercando di dare fastidio fino alla fine a queste due corazzate. Vedo bene anche Monterubbiano che pecca un po’ in discontinuità, Carassai è squadra sempre ostica da incontrare e Torrione che può dire la sua per i playoff”.
Cosa si aspetta dal punto di vista calcistico per lei e per l’Azzurra Mariner dal 2017?
“Il sogno è sicuramente quello di primeggiare, sono fatto cosi mi piace vincere. Abbiamo stimoli importanti, una società ambiziosa, un ottimo gruppo di ragazzi; quindi, con questo mix sarebbe un peccato non provare a raggiungere il massimo obbiettivo”.