Villa Musone, Capitanelli: "Giovanissimi, la mia sfida"
L'anno scorso ha vinto il campionato con gli Allievi Provinciali, in questa stagione la nuova categoria
Esperienza ne ha accumulata molta in oltre 20 anni di carriera, ma ad un certo punto ha deciso di lasciare le prime squadre e dedicarsi esclusivamente ai settori giovanili. Giorgio Capitanelli (foto), 49 anni, residente a Porto Recanati, da un triennio è nel settore giovanile del Villa Musone. Nella stagione in corso allena i Giovanissimi. A dargli una mano un valido collaboratore, Simone Cecchi ("Un bravo ragazzo, lo ringrazio tanto", rimarca con affetto). Capitanelli ha allenato il Sirolo Numana, poi il tuffo nei vivai, con i regionali del Portorecanati ha disputato i campionati nazionali sfidando squadroni come Ancona e Samb, tre anni fa l'arrivo al Villa Musone, grazie ad Antonio Monaldi. Qui nelle stagioni passate ha allenato Juniores, Allievi, Esordienti, quest'anno gli hanno proposto i Giovanissimi e lui ha accettato. "Per sfida - sottolinea - era una categoria che non avevo mai allenato e volevo provare questa nuova esperienza, capire quanto incide un allenatore, la reattività dei ragazzi, insomma, è una categoria importante e di transizione". L'anno scorso ha vinto il campionato con gli Allievi Provinciali (1999-2000), quest'anno con i Giovanissimi sta disputando la seconda fase provinciale dopo essere arrivato terzo nella prima parte. A coordinare il settore giovanile, Maurizio Zandegù: "E' una persona preparata e competente che comunque dà agli allenatori ampi margini di manovra - dice Capitanelli - si fissano gli obiettivi di stagione poi ogni tecnico ha il suo lavoro da portare avanti in libertà". Capitanelli sta al campo tre volte a settimana (più il giorno della partita), avere a che fare con ragazzi di 13-14 anni non è facile. "Io sto bene con loro - ammette - a tutti faccio capire che se hai un sogno da inseguire questo comporta sacrifici, e per questo l'allenamento va eseguito bene. Chiaro, talvolta qualcuno di loro arriva al campo amareggiato magari perchè ha preso un brutto voto a scuola, cerco di consolarlo, altri sono vivaci e fanno gli scherzi, comunque fra noi c'è un ottimo rapporto. E anche con i loro genitori: massima collaborazione con tutti ma rispetto dei ruoli". Capitanelli ha parole di elogio nei confronti del presidente Gianluca Camilletti: "Il Villa Musone è una sua creatura, è appassionato e così competente da conoscere tutti i nomi dei ragazzi dai Primi calci alla prima squadra! Qui si lavora davvero bene, tutti gli allenatori sono affiatati fra loro, anche Zandegù ci dice sempre di notare passione nel nostro lavoro quotidiano, e questo è un bel complimento". Una parola di ringraziamento al custode Gaetano Mennella: "Gestire il lavoro di trecento ragazzi che si allenano in un campo è una cosa ammirevole, mettere tutto quanto in ordine, controllare gli spogliatoi...Gaetano fa un lavoro straordinario e mi sento di ringraziarlo per tutto quello che fa".