LA STORIA. Roberto Traini: una vita per il calcio
Come essere ancora decisivi a 47 anni. Un atleta che può essere di esempio per le giovani generazioni
ACQUAVIVA PICENA. Tra i giocatori che sono saliti all'attenzione degli sportivi nell'ultimo fine settimana, un posto di rilievo lo occupa indubbiamente Roberto Traini (foto), esperto difensore della squadra che milita nel girone G del campionato di Seconda categoria. Un suo magnifico gol nei minuti di recupero, ha consentito all'Acquaviva di acciuffare il pareggio nella gara contro il Torrione. Ma aldilà della rete, pur importante, va sottolineato che Traini compirà a breve 47 anni e continua ad essere decisivo per le sorti della sua squadra e di esempio per i più giovani: “Mi sento ancora in buone condizioni fisiche, ho sempre avuto cura del mio fisico facendo una sana vita di atleta ed anche se gli anni passano riesco ancora, anche con un pizzico di esperienza, a dare il mio contributo. Quando mi renderò conto di essere un peso, sarò io il primo a mollare la presa, ma per ora non ci penso, la mia vita è sempre stata in mezzo ad un prato verde e finchè potrò, anche con altre mansioni, cercherò sempre di essere vicino ad un campo di calcio”.
Roberto Traini pùò vantare una carriera di tutto rispetto: dopo le giovanili con la Sambenedettese ha vissuto tanti anni tra Serie D ed Eccellenza con le maglie di Porto S. Elpidio, Settempeda, Montegiorgio, Centobuchi e Trodica e negli ultimi anni, tranne una parentesi con il Ripatransone United, sempre con l'Acquaviva: “Sono all'ottava stagione con questa maglia, la società è seria e l'ambiente è ottimo, mi trovo a mio agio ed oltre a giocare sono anche il Responsabile Tecnico della prima squadra, cerco di dare una mano a mister Travaglini per far maturare al meglio i tanti ragazzi che compongono la rosa della squadra. Siamo in una posizione di centro classifica, ma dobbiamo stare molto attenti, perchè da sotto stanno avanzando e non possiamo cero rilassarci. Tutto sommato siamo soddisfatti della stagione che stiamo facendo, in estate abbiamo cambiato tantissimo ed anche alcuni ragazzi che dovevano restare hanno deciso di andarsene. Ad inizio preparazione eravamo pochissimi, poi pian piano la rosa si è formata, sono tutti dei bravi ragazzi che magari hanno bisogno di fare esperienza, ma le qualità non mancano”. Sul cammino della sua squadra Roberto Traini è piuttosto preciso: “Come dicevo, per come eravamo messi ad Agosto stiamo facendo un mezzo miracolo, il nostro unico obiettivo deve essere la salvezza legata alla valorizzazione dei più giovani. Ne abbiamo diversi di ottima prospettiva che hanno solo bisogno di giocare e crescere senza pressioni particolari, nel mercato di riparazione la società ha pensato bene di inserire un paio di uomini di esperienza che possono aiutarci a migliorare e sono certo che da qui alla fine faremo bene”. Intanto nei momenti delicati a togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora lui: “Sabato non è stata una partita straordinaria, ma non meritavamo di perdere, avevo già provato a metà ripresa ed era andata male, all'ultimo assalto ho tirato da oltre 30 metri, l'ho presa bene e la palla è finita all'incrocio. Nella mia carriera qualche gol l'ho sempre fatto, ho ancora un piede discreto, poi ci vuole anche fortuna!”. Non è fortuna e non è un caso, diciamo noi, è la passione per il calcio e la voglia di voler dare tutto di se stesso su un prato verde, non contano gli anni ma le motivazioni: Roberto Traini una bandiera ed un esempio per i più giovani che si avvicinano allo sport.