Ripatransone: delusione e rabbia per le continue sviste arbitrali
La società si sente fortemente penalizzata dalle decisioni dei direttori di gara
RIPATRANSONE. Delusione ed amarezza, sono questi i sentimenti prevalenti in questo momento in casa Avis Ripatransone. Pur esprimendo un calcio discreto la squadra non riesce a fare risultato pieno e resta in fondo alla classifica, penalizzata anche da alcune decisioni arbitrali che hanno lasciato sconcertati i dirigenti ripani.
Questa la nota che ci è stata inviata dalla società: “La nostra non vuol essere la protesta di chi intende scaricare sugli altri i risultati di una stagione sfortunata, ma ormai la misura è colma e dopo diverse sviste non possiamo più tacere, anche per una questione di dignità personale. I direttori di gara sanno perfettamente che quando vanno ad arbitrare l'Avis Ripatransone trovano sempre, sia in casa che fuori, una società seria, delle persone educate e rispettose del lavoro degli altri. Essere civili e rispettosi non significa però essere ciechi, e non vedere certi comportamenti da parte degli arbitri che prendono delle decisioni, spesso cervellotiche e difficilmente spiegabili. Sabato scorso a Pagliare si è toccato l'apice nello stravolgimento del regolamento: nel finale di primo tempo con la nostra squadra in vantaggio per 1 a 0, ci è stato negato un rigore solare con conseguente espulsione dell'autore del fallo, ultimo uomo sul calciatore lanciato a rete. Tutti comprendono che la partita sarebbe cambiata profondamente con la superiorità numerica ed il probabile doppio vantaggio, invece la gara si è innervosita, il Sig. Baleani di Jesi come tanti altri, non ha saputo tenerla in pugno ed è finita che abbiamo perso. La delusione più forte non deriva tanto dalla sconfitta, quanto dal fatto che essa sia vista come inevitabile, si ha forte la sensazione che gli arbitri vengano a dirigere le partite ben consapevoli della nostra posizione in classifica ed anche incosciamente ci condannino ancor prima di giocare, nel dubbio noi abbiamo sempre torto visto che siamo ultimi. Non ci sembra un modo serio di approcciare le gare, tutte le squadre debbono avere la medesima dignità e sul campo dovrebbe vincere il migliore, non il meglio piazzato in classifica”.
Nella foto: l'Avis Ripatransone 2016/17