Ultima panchina 18 anni fa, Rondina fa ripartire il Real Metauro!
Tre vittorie nelle ultime 5 partite per l'ex responsabile del settore giovanile di Rimini e Fano ma con il cuore che batte per Lucrezia
LUCREZIA. Al Real Metauro la cura Ivan Rondina (foto) funziona: 3 vittorie in 5 partite e la squadra (dopo il blitz a Marzocca) si è rimessa in carreggiata (Promozione A). Rondina, classe 1959, chiamato in panca dopo il 6-1 contro Villa Musone e le dimissioni di Sartini, ha esperienza da vendere nel calcio nonostante non sedesse in panchina da ben 18 anni. "L'ultima volta fu in Serie D con il Lucrezia - racconta - poi ho vissuto il calcio nei quadri dirigenziali". Ha trascorso infatti 8 anni sempre al Lucrezia ma da direttore tecnico, 2 al Real Metauro, poi ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile prima al Fano poi al Rimini, infine all'Ancona lavorando all'area scouting.
Rondina, come è nata l'idea di tornare in panchina?
"Da una chiacchierata tra amici. Io vivo a Lucrezia, ho dato la disponibilità... D'altronde sono stato sempre nel calcio, anche se seguivo poco le categorie come Promozione e Eccellenza ma più la Serie D per i fuoriquota e i campionati nazionali di Allievi e Giovanissimi".
Come ha trovato la squadra?
"Ho trovato un ambiente un po' demotivato e avvilito, io ho solo cercato di infondere fiducia e far capire ai ragazzi che si poteva uscire da questo momento difficile".
Che tipo di calcio ha ritrovato 18 anni dopo?
"In quell'Eccellenza che ho lasciato c'erano squadre come Ancona, Fermana, Maceratese, Samb... Direi che il livello tecnico è sceso, oggi vedo molti più giovani e più marpioni in giro. Comunque, si tratta sempre di un campionato tosto e noi ancora non abbiamo fatto niente".