Agostinelli: "Lavoro con i giovani per amore del quartiere Palombina"
Ex calciatore, maratoneta...nel 1989 grazie all'amicizia con il presidente Paradisi ha sposato il progetto del settore giovanile falconarese e da allora cura l'attività motoria di base
FALCONARA. "E' un vero piacere fare questo per il mio quartiere e per i giovani, questa realtà esiste solo grazie al presidente Paradisi, per 20 anni autentico punto di riferimento". Leonardo Agostinelli (foto), 59 anni, cura l'attività motoria di base, lavora in palestra con i ragazzi dal 2008 al 2001, parla con i genitori, si occupa dell'aspetto organizzativo, ha moltissimo a cuore il quartiere Palombina nonostante fosse originario di Santa Maria Nuova (Jesi). Quello di Agostinelli è un nome molto conosciuto nell'Anconetano: maratoneta, impegnato nell'atletica leggera, nel calcio... è un atleta puro, ha giocato a calcio con Di Giacomo a metà anni Settanta, ha corso la Maratona di New York, la Marathon des Sables (Maratona nel deserto del Marocco), sommando i chilometri macinati a piedi ha fatto tre volte il giro del mondo.Nel 1989 ha sposato il progetto Palombina e da allora lavora quotidianamente con i più giovani. "A me interessa il calcio solo per il suo aspetto sociale ed educativo - sottolinea - il risultato non conta, perfino in Federazione ho proposto di togliere il referto nelle categorie dei Pulcini, non va bene quando un bambino chiede solo il risultato finale e trascura l'aspetto giocoso del calcio". E' uno tosto Agostinelli, uno che ha scovato anche talenti come De Falco, Bartolini, Montagnoli... anche se "De Falco - precisa - è stato poi Marcello Neri a lanciarlo definitivamente. Ecco, Neri è stato un esempio per Falconara: ha allenato in Serie A, ha marcato Pelè, eppure alla fine della carriera si è dedicato ai ragazzi del suo quartiere".
Al settore giovanile del Palombina ci sono 18 bambini del 2011, 30 del 2010, 34 del 2009, 48 del 2008, Agostinelli fa un analisi lucida sui ragazzini di oggi: "Ogni anno che passa nei bambini riscontriamo sempre più difficoltà motorie, perfino a fare una semplice capriola, in palestra siamo ritornati a fare quello che si faceva a casa liberamente negli anni passati, esercizi di motricità, giochi popolari, la verità è che i bambini di oggi non giocano più, stanno coi nonni e giocano coi tablet. Noi lavoriamo per prima cosa per far tornare il calcio un divertimento, poi se un ragazzo ha talento questo verrà fuori, ma prima di tutto conta il divertimento. Al Palombina, poi, i valori che si trasmettono ai bambini e alle famiglie sono autentici".