Mattia Biso: Pergolese salva in 270 minuti e l'amico Bondi decisivo
Alla prima esperienza in panchina l'ex faro di Ascoli e Ancona ha centrato un risultato clamoroso con la Volante: "Subito empatia con l'ambiente. Futuro? Ora vedremo"
PERGOLA. Appena tre gare, 270 minuti in panchina per centrare un traguardo che sembrava quasi insperato. Ci ha messo decisamente del suo Mattia Biso (foto) per portare la Pergolese al traguardo della salvezza in Eccellenza, dopo essere subentrato a 180 minuti dalla fine della stagione regolare ad Omar Manuelli. Il capolavoro è stato il playout di domenica scorsa in casa del Ciabbino, al Picchio Village: un 3-1 finale che condanna gli ascolani alla Promozione ma regala ancora un anno di Eccellenza ai rossoblù. “Ragazzi eccezionali – ha sottolineato il tecnico al Corriere Adriatico – che mi hanno aiutato e seguito molto in queste due settimane. Li ringrazio veramente per l’impegno messo in campo. Domenica inizialmente abbiamo anche rischiato perché loro potevano andare in vantaggio perché ci eravamo abbassati troppo. Ma abbiamo continuato a spingere, ottenendo un gran risultato. Sono molto felice”.
Protagonista assoluto il suo ex compagno di squadra Rafael Bondi, decisivo anche per l’approdo sulla panchina della Pergolese: “Siamo praticamente come fratelli, è lui che mi ha fortemente voluto qui a Pergola. Sono felice di averlo allenato anche se solo per pochissimo tempo: è sempre stato e si è confermato un elemento trascinante e decisivo. Il futuro? C’è qualcosa in ballo ma è ancora presto per parlare. Certo che qui si è instaurato un bel rapporto e nei prossimi giorni ne parleremo. Alleno in pratica da pochi giorni, è un ruolo che mi piace e nel quale mi sto applicando. Di certo parto da quelle cose che non mi piacevano dei tecnici che ho avuto da giocatore fino a qualche anno fa”.