Verdecchia: "Decida la Federazione, ma noi di mercoledi non giochiamo"
Non si placano le polemiche dopo il rinvio di interi campionati nello scorso fine settimana
PORTO SANT'ELPIDIO. Non accenna a diminuire l'amarezza di alcune squadre a seguito del rinvio di diverse gare ed interi campionati, nello scorso fine settimana. Tra i più delusi e perplessi certamente i dirigenti della Pinturetta Falcor, capitanati dal presidente Stelio Verdecchia (foto) che non riesce proprio a spiegarsi il blocco completo del girone D della Prima categoria. “Non c'erano i presupposti per tale provvedimento – esordisce il presidente - tutte le squadre della città di Porto Sant'Elpidio e paesi limitrofi, iscritte in campionati diversi dalla Prima categoria, hanno giocato regolarmente. Noi che fra l'altro abbiamo un sintetico, siamo rimasti a guardare, è vero che faceva molto freddo, ma c'era il sole ed il campo era in perfette condizioni. Se dovevano essere prese delle decisioni, questo andava fatto nella serata di venerdi e non al sabato a due ore dall'inizio delle gare. A quel punto era logico lasciar giocare chi ne aveva la possibilità, evitando anche grossi disagi a tutte quelle squadre che già erano partite per le loro trasferte”. E' un fiume in piena il presidente Verdecchia, specie ora che si avvicinano le decisioni per i recuperi delle gare: “Voglio sottolineare che noi non siamo disponibili a giocare di mercoledi, già abbiamo la Coppa Marche come infrasettimanale, aggiungere altri appuntamenti a ragazzi, allenatori e dirigenti che devono lavorare, mi sembra un progetto staccato dalla realtà che stiamo vivendo.
In un momento di crisi economica come quella attuale, trovo anacronistico chiedere a tanta gente di non lavorare nella giornata di mercoledi. E' palese che molte gare saranno giocate di pomeriggio, poiché la maggior parte degli impianti di illuminazione non sono adeguati alle esigenze e comunque giocare alle 10 di sera con queste temperature non mi sembra la soluzione ideale. Secondo me – continua Verdecchia – è arrivato il momento di ripensare il format dei campionati, magari con una lunga sosta invernale, spostando più avanti la fine della stagione, oppure si possono pensare altre soluzioni. Quello che è certo è che si deve evitare il più possibile il ricorso alle gare nel mezzo della settimana lavorativa e soprattutto se delle regole ci sono, vanno rispettate da tutti, società e Organi Federali. Nell'ultimo comunicato – conclude Verdecchia – sono state ribadite le norme per spostare le gare nel corso della stagione, evidenziando tempi e modi, dopo che interi campionati sono stati fermati a due ore dal fischio d'inizio, ripeto, con le squadre già in movimento per le trasferte. Ora attendiamo di conoscere le date dei recuperi e voglio proprio sperare che prevalga in buonsenso, ricordiamoci che siamo dilettanti e per vivere dobbiamo lavorare, il calcio è solo una grande passione per la quale non credo valga la pena rovinarsi la salute o perdere il posto di lavoro, sembra una banalità ma credo sia opportuno ribadirla”.