Mirko Saluti: "Tra neve e terremoto Acquasanta vuole andare avanti"
Le difficoltà di una squadra che pur bersagliata da mille problemi non vuole mollare
ACQUASANTA TERME. Un titolo di campione d'inverno amaro per l'Acquasanta che disputa il girone I della Terza categoria. La squadra termale che può vantare una storia di tutto rispetto con stagioni importanti anche nel campionato di Promozione, voleva provare quest'anno a risalire almeno nei tornei regionali ed effettivamente, sia pur tra mille difficoltà, i risultati stavano arrivando. Le ultime vicende legate al terremoto ed alle condizioni atmosferiche potrebbero però mutare radicalmente la situazione. Ne abbiamo parlato con Mirko Saluti (foto), allenatore dei biancoblu.
Un'annata cominciata male che sta continuando come peggio non poteva.
“E' vero, i disagi invece di diminuire aumentano. Ad agosto dopo le prime scosse ci allenavamo in una porzione di campo, visto che molto spazio era riservato all'atterraggio degli elicotteri ed ai mezzi preposti ai soccorsi. Abbiamo avuto gli spogliatoi inagibili, ma fortunatamente siamo riusciti a mettere in uso degli altri spazi e tutto sommato siamo andati avanti”.
Nonostante le difficoltà i risultati sono arrivati comunque.
“Grazie all'attaccamento dei ragazzi che essendo quasi tutti di Acquasanta sentono in modo speciale il legame con la maglia. C'è stato un grande impegno e tanta voglia di far bene, superando tutte le difficoltà. Dalla prima scossa di agosto ci sono ragazzi che dormono in roulotte o alloggi di fortuna, eppure arrivano puntuali all'allenamento e non si sono abbattutti davanti alle difficoltà”.
Attualmente la situazione, se possibile, è ancora più drammatica.
“E' arrivato il grande freddo, ad oggi sul nostro campo c'è oltre un metro di neve ed il terremoto si è fatto ancora sentire. Sinceramente una situazione difficile, sono due settimane che in pratica non ci alleniamo, abbiamo provato a spostarci ad Ascoli Piceno, ma i pochi sintetici disponibili erano usufruibili solo in tardissima serata. Molti ragazzi dalle frazioni, pur volendo, non avrebbero potuto raggiungere il capoluogo, con intere zone isolate e senza energia elettrica. Un momento davvero delicato”.
La stagione però va avanti, sabato dovreste giocare a Castorano.
“Probabilmente il campo dei locali sarà disponibile, non so cosa saremo in grado di fare, ma andremo anche per cercare di dare una parvenza di normalità alla nostra vita”.
Parliamo di calcio, potrebbe sembrare sciocco, ma sappiamo perfettamente che a volte lo sport è un fattore importante nella vita di piccole realtà come Acquasanta.
“Ovviamente con tutti i problemi che ci sono attualmente, lo sport potrebbe essere considerato secondario, invece non è così. Anche la partita di calcio, sia pur giocata o vissuta con la testa immersa in altri pensieri, può essere un momento di vitaltà e rinascita per dei territori che stanno subendo in poche settimane ciò che normalmente è lecito attendersi in decine o addirittura in centinaia di anni. Anche lo sport fa parte della nostra voglia di non mollare”.