La bandiera canarina Massimo Perra per gli Esordienti dell'AFC Fermo
"Quest'anno era la mia prima volta in questa categoria: ho visto una crescita costante dei ragazzi e i risultati in campo sono la conseguenza del buon lavoro fatto insieme"
FERMO. Più di 100 presenze in Serie B con le maglie di Frosinone e Fermana, corsa e qualità lo contraddistinguevano da calciatore. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo Massimo Perra (foto) ha scelto la carriera da allenatore. E ora scopriamo meglio com'è l'ex gloria gialloblu nei panni di mister. Da qualche anno collabora con la Afc Fermo, una delle migliori realtà locali. Quest'anno a mister Perra sono stati affidati gli Esordienti, ultima categoria della scuola calcio, e la prima squadra che milita nel campionato di Seconda categoria girone E.
Perra, arrivati quasi a fine stagione traccia un bilancio del tuo anno sportivo. Oltre alla guida della prima squadra per te la responsabilità del gruppo degli Esordienti, l'ultima fascia della scuola calcio. Come è andata la stagione con loro? Sono pronti a fare il salto nel settore giovanile?
"Il bilancio non puo' che essere positivo per me per entrambe le esperienze. Quest'anno era la mia prima volta con questa categoria (Esordienti, ndr) e mi sono trovato perfettamente a mio agio. Ho visto una crescita costante dei ragazzi durante l'anno e i risultati in campo sono la conseguenza del buon lavoro fatto insieme. I ragazzi sono cresciuti molto da inizio anno, lo dimostra il piazzamento al torneo Fair Play, siamo arrivati dietro solo all'Alma Juventus Fano, una bella realtà solida. Una soddisfazione per me e per loro in primis. Inoltre vorrei sottolineare come un nostro ragazzo classe 2005 di recente ha trascorso dei giorni a Vinovo per un provino con la Juventus e altri ragazzi nel corso dell'anno hanno fatto provini per altre realtà di serie A. Sono un gruppo fantastico e non avranno problemi a fare il salto di categoria".
Per questi ragazzi la fortuna di avere un mister che è stato calciatore con la c maiuscola e ha calcato palcoscenici molto importanti. Qual è l'aspetto sul quale insisti maggiormente con questi giovani calciatori?
"Provo a riversare sul campo la mia esperienza da calciatore anche se sicuramente sono cambiati i tempi rispetto a quando giocavo. Per me non c'è cosa più importante del comportamento. È necessaria una certa educazione calcistica intesa come rispetto per i compagni, il mister, gli avversari e gli arbitri. È un aspetto fondamentale, così mi hanno insegnato e così provo ad insegnare ai miei ragazzi".
Quali sono le differenze tra questi giovani calciatori e Perra giovane calciatore?
"È tutto molto diverso rispetto ai miei tempi, all'epoca si respirava più passione, le distrazioni erano molte meno, non esistevano tablet, smartphone, quando potevamo uscivano e giocavamo a calcio ovunque capitasse. Adesso dei genitori devono trascinarli fuori di casa i ragazzi pur di fargli fare sport, questo ai miei tempi non esisteva. I tempi sono cambiati e bisogna tenerne atto. Al giorno d'oggi ai ragazzi sembra che tutto sia dovuto, c'è mena predisposizione al sacrificio. Per quanto riguarda il mio gruppo devo dire che sono stato fortunato: sono dei bravi ragazzi che vengono al campo per allenarsi e imparare e questo mi rende tutto più facile".