La Rotellese non ci sta: "Più che arbitri arrivano attori. Ora basta!"
La dirigenza non esclude di abbandonare l'attività in vista della prossima stagione
ROTELLA. Il pareggio casalingo conseguito dalla Rotellese nella gara contro il Porta Romana, fa sfumare forse definitivamente le speranze di agguantare i play off per salire di categoria. La squadra infatti, pur conservando un ottimo terzo posto, vede l'Acquasanta allontanarsi a 12 punti, a due giornate dal termine serve un vero e proprio miracolo per sperare di arrivare agli spareggi. Ma al di là dei risultati, comunque importanti conseguiti dalla Rotellese, tra i dirigenti ed i tifosi serpeggia un certo malumore per il modo di fare degli arbitri, specie nelle gare più importanti della stagione.
“Pur nella consapevolezza che si tratta di un campionato di Terza categoria, intendiamo sottolineare l'atteggiamento spesso irriverente e permaloso di alcuni direttori di gara, talvolta anche maleducati e comunque sempre troppo invadenti, con decisioni spesso errate nei momenti decisivi delle partite. In diverse occasioni è scattata anche una sorta di solidarietà a fine partita fra le squadre che si sono consolate a vicenda, a seguito di alcuni errori piuttosto evidenti che avevano colpito una o entrambe le squadre. E' triste dover constatare – dicono i dirigenti della Rotellese – che a soli due anni dalla nascita della nostra società, ci sia qualcuno tra di noi che stufo di certi atteggiamenti al limite della prepotenza, voglia uscire dalla dirigenza per fare qualcosa di diverso nei fine settimana. In alcune circostanze si è avuta la netta sensazione, che alcuni direttori di gara vivano quell'ora e mezza sul campo, come se fossero degli attori protagonisti sul set di un grande film. Probabilmente hanno ragione gli arbitri, è molto meglio se noi dirigenti ci dedichiamo ad altre attività: stare di più con la famiglia, una partita di calcetto con gli amici, e magari con i soldi destinati ad una Federazione che non ci tutela affatto, potremmo comprare una bella bicicletta per fare uno sport sano e vivere più rilassati. Guadagneremmo tutti qualcosa in salute, e soprattutto daremmo l'opportunità ad alcuni attori protagonisti di andare a recitare su qualche palcoscenico di maggior prestigio, più adatto certamente alle loro velleità cinematografiche”.