Il "profeta" Ferrante regala un pezzo di Lega Pro alla Fermana!
Dodici mesi fa era retrocesso in Eccellenza con il Giulianova: oggi sogna i Pro
FERMO. E' l'anno delle storie particolari, succede sempre all'interno di un cammino spettacolare come quello della Fermana. Stavolta la ribalta tocca ad Edoardo Ferrante, protagonista ieri con il gol da tre punti contro la Vis Pesaro. Abruzzese doc, classe 1991, "Ferro" (come lo chiamano i compagni) arriva da due anni complicati, giusto per usare un eufemismo, al Giulianova. Due anni fa la retrocessione in Eccellenza, il ripescaggio e poi ancora retrocessione. In estate però qualcosa è nettamente cambiato. "Beh, diciamo che è cambiato il mondo. Dodici mesi fa retrocedevo in Eccellenza, ora siamo qui a giocarci un qualcosa di incredibile: con tanto di gol. Sono emozioni uniche".
Mai una parola fuori posto da parte sua, tra i più esuberanti del gruppo gialloblù: "I primi sono stati se vogliamo difficili. Davanti a me c'era una coppia fortissima e collaudata come quella formata da Comotto e Bossa, trovare spazio era assai complicato. Ho continuato ad allenarmi aspettando il mio turno. Il mister ha sempre creduto in me e un giorno mi ha detto 'continua così e il turno arriverà molto presto'. Come sempre ha avuto ragione lui". Detto fatto ecco la grande occasione: contro la Vis Pesaro ma al Benelli, nel match di andata: identico punteggio, vittoria di misura canarina e primo banco di prova per la Fermana capace di fare sempre risultato successivamente. La fiducia aumenta, il gruppo è granitico e "Ferro" comincia a giocare con continuità anche per l'infortunio a Bossa. Domenica la svolta: "Avrei potuto fare gol anche nel primo tempo, ho fallito due buone occasione di testa ma era destino. In settimana, scherzando con il direttore e ai compagni ripetevo sempre 'tranquilli che domenica segno io sotto la Curva Duomo'. E' accaduto esattamente così". E pensare che domenica il compito principale era quello di fermare il bomber Costantino: "Lui è complicatissimo da fermare: si muove sempre, non sta fermo un attimo. I primi dieci minuti ho sofferto, lo ammetto, ma poi ti guardi intorno e vedi dieci leoni vicino a te che danno tutto. Questo diventa molto più semplice". Forza del gruppo e voglia di emergere dei singoli: i due ingredienti sui quali Destro ha costruito il capolavoro Fermana.