Mobili: "A 36 anni ho ancora tanti stimoli. San Biagio in crescita"
L'attaccante sta ritrovando la miglior forma ed è pronto a portare il suo contributo alla causa dei galletti
OSIMO. E' arrivato la scorsa estate non nella migliore condizione fisica, ma il San Biagio nel girone di ritorno potrà certamente contare sui gol Juri Mobili (foto), classe 1981, autore lo scorso 20 dicembre di una tripletta nella gara contro il Borghetto. Proprio l'attaccante dei galletti racconta la sua situazione attuale e quella della sua squadra.
Juri, partiamo dall’inizio: sei arrivato ad agosto con dei problemi fisici, adesso come stai?
“Arrivo da un lungo stop di 10 mesi e la ripresa è stata dura, adesso vado molto meglio, sto trovando a mano a mano la miglior condizione e so che alla fine ci riuscirò. Sono testardo."
Dopo qualche spezzone di gara a Borghetto sei stato il trascinatore del San Biagio con una splendida tripletta. Cosa hai provato a fine gara dopo una gara simile? E quante triplette hai fatto in carriera?
“Trascinatore non è proprio la parola giusta , se ho fatto 3 goal è perché la squadra mi ha fornito ottimi palloni, secondo me a Borghetto siamo stati tutti molto attenti e bravi, nonostante il mister abbia fatto scendere in campo chi aveva giocato meno e abbiamo risposto bene. Non nego che dopo un lungo periodo di stop questa tripletta mi abbia fatto felice e ringrazio tutti per avermi sostenuto in questa partita. In passato ne avevo fatte altre, anni fa a Marina e una a Falconara."
Come mai la scelta di venire a San Biagio?
“Sinceramente sono diversi anni che il DS Sandro Veroli mi contatta e per vari motivi, non dipesi dal San Biagio, ho fatto altre scelte. Quest’anno ho deciso di sposare la causa biancorossa, anche dopo la telefonata di Mister Caccia che avevo già avuto alla Brandoni e conosco molto bene sia come tecnico che come persona."
C’è molta concorrenza nel reparto avanzato, come va gestita?
“E’ vero siamo in tanti davanti e tutti più o meno sullo stesso piano, va gestita con serenità e devo farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa. Non nego che a 36 anni ho ancora molta voglia di giocare e quando non lo faccio l’astio c’è. Fa parte del calcio, d’altronde se non era cosi significa che era ora di smettere, ma ancora c’è tempo."
Quali sono le tue aspettative per la tua avventura sambiagese?
“Non ho aspettative, mi alleno settimana per settimana al meglio, con la speranza di indossare una maglia da titolare o subentrare e fare bene. Alla fine dell’anno tiriamo le conclusioni, magari con una grossa soddisfazione di squadra."
Dove può arrivare questa squadra secondo te?
“Sicuramente tra le prime quattro… e se non c’era l’Anconitana..."
Terzo posto a -2 dalla vicecapolista: se non fosse appunto per la presenza dell’Ancona il San Biagio avrebbe addirittura potuto lottare per il titolo: bilancio di questa prima metà di stagione?
“Come dicevo prima, se non c’era l’Anconitana potevamo lottare davvero per il titolo, ma questa è una squadra in continua crescita, piena di ragazzi che possono ancora migliorare, me compreso. Non bisogna mai accontentarsi. Secondo me abbiamo lasciato qualche punticino per strada, specialmente le prime giornate, ma il campionato è ancora molto lungo e come tutti sappiamo il girone di ritorno è sempre più difficile. Perciò testa bassa e lavorare."
(fonte: asdsanbiagio.it)