"Con noi Mastronunzio e Mallus". Vecchiola e l'Anconitana che verrà
Il nuovo direttore sportivo illustra le linee guida del club dorico
ANCONA. «Ad Ancona ho scritto belle pagine da calciatore e contribuito in passato allo sviluppo della settore giovanile. Oggi ho il compito di riportarla fuori dall'inferno delle categorie dilettantistiche e darò tutto me stesso per ripagare la fiducia che mi è stata concessa». Ha sposato con coraggio il progetto della rinascita Sebastiano Vecchiola (foto), nominato lunedì ds dell'Anconitana, che si è gettato anima e corpo sul mercato per colmare il ritardo accumulato con l'obiettivo di mettere insieme un gruppo di giocatori competitivi per la Prima categoria.
Vecchiola, che impressione ha ricavato dal primo approccio con Marconi?
«Ho avuto subito l'impressione di una persona seria, passionale e abituata ad arrivare lontano in ogni avventura che intraprende. Nei giorni scorsi ci eravamo sentiti telefonicamente e gli avevo assicurato la mia disponibilità. Gli ultimi dubbi sono caduti nel colloquio di lunedì, quando ho avuto modo di approfondire lo spessore dell'imprenditore che ha ribadito di poter fare da protagonista tutte le categorie dilettantistiche».
E di mister Lelli?
«Lui è il tecnico ideale essendo anconetano e avendo nel cuore i colori biancorossi, già risollevati dal baratro nel 2011. Alla squadra sono certo che saprà trasmettere l'importanza di indossare questa maglia».
Sarà un progetto a lunga scadenza?
«Non potrebbe essere altrimenti perché l'Anconitana in queste categorie deve essere solo di passaggio. Abbiamo stilato una strategia da 3 a 5 anni per riportare i colori biancorossi il più in alto possibile: indispensabile saranno il sostegno dell'amministrazione comunale e della tifoseria».
Si ripartirà dalla Prima categoria?
«Attendiamo con fiducia le decisioni del Comitato Regionale della Figc. Io sono stato chiaro con Marconi, al quale non ho dato disponibilità per la Terza per il semplice fatto che non potrei essergli utile non conoscendo il campionato».
Come ha in mente di recuperare il tempo perduto sul mercato?
«Allestendo una rosa di giocatori in grado di abbinare carattere e qualità tecniche. Voglio gente entusiasta di venire ad Ancona che metta le motivazioni davanti all'aspetto economico. Entro il fine settimana potrebbe suonare l'adunata: nelle prime giornate ci sarà da soffrire e stringere i denti contando di dare l'accelerata decisiva da dicembre in poi grazie al mercato di riparazione e al perfezionamento dell'amalgama».
Che risposta si attende dalla piazza?
«Non sarà semplice abituarsi, ma se tutte le componenti ritroveranno unità d'intenti e rialzeranno la testa dopo i disastri della precedente gestione i risultati arriveranno. Al resto contribuiranno la solidità e l'organizzazione di una società in cui tutti avranno compiti precisi».
Le piste Mastronunzio e Mallus sono praticabili?
«Entrambi hanno dato tanto in passato all'Ancona e potrebbero contribuire alle fortune future. Molto dipenderà dagli stimoli e dalle condizioni fisiche, comunque potrebbero essere obiettivi concreti».
Quando giocherà l'Anconitana?
«L'idea sarebbe quella di disputare le partite casalinghe la domenica. Per gli allenamenti è confermato Collemarino, forse alle ore 19 perché a questi livelli i ragazzi lavorano».
Verrà ricostruito il vivaio?
«Servirà tempo, ma la rinascita non potrà prescindere dal settore giovanile. All'epoca di Schiavoni, quando ero responsabile io, ne valorizzammo diversi cedendo Serginho al Perugia e Zingaretti all'Atalanta. Quei tempi dovranno tornare presto».
(Fonte: Corriere Adriatico)