Gara sospesa Carassai-Atletico Porchia: decisa la doppia sconfitta!
La partita era stata sospesa dal direttore di gara al minuto 66
Arriva il verdetto in merito ai fatti accaduti nella gara di campionato di Seconda categoria girone G Carassai-Atletico Porchia, sospesa definitivamente alla metà del secondo tempo. Come da Comunicato Ufficiale Regionale n. 114, il Giudice Sportivo ha deciso di punire entrambe le società coinvolte: "Rilevato dal referto arbitrale che la gara in oggetto è stata definitivamente sospesa al 21° minuto del secondo tempo, per essere, numerosi tesserati delle due Società, venuti a vie di fatto in campo e non aven-do il Direttore di gara avuto la possibilità di prendere i necessari provvedimenti disciplinari anche per il clima particolarmente acceso che aveva coinvolto giocatori e dirigenti di entrambe le squadre, si decide di sanzionare entrambe le Società con la perdita della gara con il risultato di 0-3."
ARTICOLO PRECEDENTE
CARASSAI. Gara sospesa tra Carassai ed Atletico Porchia quando il risultato era sul 2-0 per i padroni di casa. Forte lo stupore e lo sconcerto tra i dirigenti per una decisione arbitrale apparsa quanto meno esagerata. Questa la cronaca di quanto avvenuto: si giocava una gara del girone G del Campionato di Seconda categoria, tutto stava filando per il meglio senza grandi emozioni. Dopo un primo tempo finito sullo 0-0, ad inizio ripresa il Carassai passava in vantaggio, grazie ad un calcio di rigore che l’arbitro accordava per un fallo di mano in area. Dopo pochi minuti a seguito di qualche intervento piuttosto duro, il direttore di gara decideva di sospendere una prima volta la gara dicendo che non c’erano le condizioni per andare avanti, facendo rientrare le squadre negli spogliatoi. Convinto da entrambi i capitani a riprendere il gioco, doppo qualche minuto tornava sulla sua decisione e la partita andava avanti. Al 20’ della ripresa il Carassai raddoppiava, e poco dopo, per un fallo a centrocampo, il giocatore locale Antolini veniva sanzionato con un giallo ingiusto, non tanto per il fallo, quanto perché non era stato lui a commetterlo, ma bensì Binari che correttamente si accusava con l’arbitro. Attorniato dai giocatori che cercavano di spiegargli l’errore di persona, il direttore di gara fischiava tre volte dicendo che si sentiva minacciato e secondo lui non c’erano più le condizioni per andare avanti. Nel dopo gara tutto si è svolto nella massima correttezza, e l'arbitro ha potuto lasciare l'impianto nella massima tranquillità. Attesi nei prossimi giorni gli sviluppi di una situazione che non facciamo fatica a ritenere piuttosto paradossale.