A 45 anni Paccapelo smette: "Anche se quando vedo un campo..."
Dopo 24 stagioni (ultime due all'Elpidiense Cascinare) lo storico centrocampista-difensore decide di appendere gli scarpini al chiodo: "Ma solo per problemi di lavoro, un altro anno magari in Seconda categoria l'avrei fatto"
Se avesse avuto un contachilometri incorporato di sicuro l'avrebbe sballato. "Smetto solo perchè ho problemi con il lavoro, ma quando vedo un campo d'erba mi prende una voglia di correre....". Pasquale Paccapelo (foto) è così: l'emblema del sacrificio e della passione. Classe 1972, dopo 24 stagioni alle spalle - ultima all'Elpidiense Cascinare in Prima categoria - ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Fa il pizzaiolo, fra un po' parte per Tenerife. "Io sono uno verace, adoro il calcio, ho volontà e attaccamento, valori che oggi in troppi raagzzi vengono a mancare". Ha giocato in tante squadre (Servigliano, Pinturetta, Falcor, Grottese, Aries Trodica) ma i tre lustri con Cascinare poi Elpidiense Cascinare lasciano il segno: "Sono stati gli anni più belli, ho vinto i campionati dalla Seconda categoria fino all'Eccellenza, anni meravigliosi quelli con mister Clerici. Ho avuto allenatori che mi hanno sempre insegnato qualcosa, chi sotto l'aspetto mentale e chi a livello caratteriale: Cannoni, Esposto, Moriconi".
Paccapelo in 24 anni non ha mai saltato una preparazione estiva: "Sono stato sempre bene, a parte il menisco ai tempi del Servigliano. Però quest'anno dopo l'ultima partita con l'Elpidiense Cascinare il fisico mi ha suggerito di smettere. Ma francamente, se non fosse per il lavoro, un'altra annata magari in Seconda categoria l'avrei fatta".
In pochi lo sanno, ma Paccapelo, conosciuto e apprezzato come instancabile centrocampista e difensore, nasce attaccante: "Agli inizi sono partito mezza punta e facevo anche gol, ero il classico fantasista, poi in Promozione mi hanno inventato terzino, con Cannoni ho fatto anche l'esterno per via della corsa, gli ultimi anni li ho giocati da difensore centrale". D'ora in poi il mondo della ristorazione forse avrà ingaggiato un buon operatore, quello che è sicuro è che il calcio delle Marche perde un suo protagonista.