Alessandro Berardini: "Orgoglioso di difendere la porta dell'Amandola"
Alla sua seconda stagione in maglia amaranto il portiere si conferma come uno dei punti di forza della compagine di mister Pupi
AMANDOLA. Tra le più belle sorprese di questa prima parte di stagione, nel girone D della Prima categoria, non possiamo non citare l'Amandola che, da matricola, veleggia al secondo posto della graduatoria. Uno dei pilastri della formazione amaranto di mister Pupi, è senza alcun dubbio il portiere Alessandro Berardini (foto), alla sua seconda stagione ai piedi dei Sibillini. “Sono arrivato lo scorso anno dopo una lunga permanenza nel Castignano, dove sinceramente ho lasciato un ambiente fantastico ed una grande famiglia. Non pensavo di trovare qui ad Amandola lo stesso affetto e la stessa voglia di fare calcio, invece ho scoperto una città con una grande passione ed una tradizione sportiva di primissimo ordine. Lo scorso anno – ricorda il portiere – abbiamo centrato la promozione, culminata con la vittoria nello spareggio play off nella vicina Comunanza, devo dire che a livello emozionale e di partecipazione da parte dei tifosi, è stato uno dei momenti più importanti della mia ormai lunga carriera". L'approdo in Prima categoria procede nel migliore dei modi: "In questo campionato stiamo facendo benissimo, credo oltre ogni più rosea previsione, un secondo posto eccellente e siamo reduci da un meritato pareggio sul campo della capolista Palmense”. Berardini sabato scorso è stato autore di un paio d'interventi da assoluto fuoriclasse: “Ho fatto solo il mio dovere – si schernisce lui – mi fa piacere quando posso dare una mano a questi ragazzi. Per merito della società e di un mister bravissimo come Pupi, si è creato un ambiente nel quale tutti sono messi in condizione di dare il massimo. Il gruppo che si è formato è molto unito ed anche i nuovi si sono inseriti in fretta, portando le loro qualità che si stanno rivelando utilissime”. Sugli obiettivi Berardini è piuttosto abbottonato: “Noi siamo una neopromossa, la tranquilla salvezza è il nostro orizzonte giornaliero, solo dopo aver raggiunto i fatidici 36/38 punti, potremmo eventualmente rilassarci e toglierci anche delle soddisfazioni. Oggi dobbiamo vivere alla giornata, affrontando ogni impegno con le giuste motivazioni, per questo anche in questi giorni di sosta ci stiamo allenando con grande impegno. Siamo consapevoli che dopo le feste molte cose potrebbero cambiare, e noi dovremo farci trovare pronti per affronatare in maniera adeguata le sfide che ci aspettano”.