MARINER: staff, numeri e collaborazioni top. Parla D'Angelo
Il direttore illustra le linee guida di un vivaio fiore all'occhiello del calcio sambenedettese
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un settore giovanile organizzato in modo professionale in mano a un professionista. L'attività giovanile della Mariner, vivaio strutturato e vanto del calcio sambenedettese, è coordinata dal direttore Pino D'Angelo (foto), 54 anni, ex calciatore professionista con Samb, Trani e Lecco. D'Angelo, braccio destro del patron Vincenzo Sciocchetti, è alla Mariner da 12 anni, prima come allenatore, poi con ruoli dirigenziali. Da 7 anni la svolta: la società si è professionalizzata. "Con Vincenzo c'è stata una sterzata a livello organizzativo - sottolinea D'Angelo - ci siamo strutturati, abbiamo avuto un campo tutto per noi, i dirigenti si sono fidelizzati, nello staff dirigenziale sono entrate figure nuove, il segretario, un altro direttore, ora sono tanti i collaboratori che ruotano intorno alla società".
I NUMERI. La Scuola Calcio ha 150 iscritti, quasi 100 il settore giovanile. Un salto di qualità c'è stato con le collaborazioni di top club europei: l'Academy Juventus, l'Arsenal. Da diversi anni la Mariner collabora con l'Ascoli (negli ultimi 4 anni 20 ragazzini sono passati al Picchio) e da quest'anno anche con la Samb.
STAFF TECNICO. Ogni allenatore (più un collaboratore) non ha più di 15 ragazzi per gruppo, c'è un preparatore dei portieri (Filipponi), due preparatori atletici, maestri di tecnica specializzati talmente bravi che vengono scelti dalla Juve per i propri camp estivi. Ancora D'Angelo: "Facciamo questo per pura passione - puntualizza il direttore - io dedico il mio tempo a trasmettere ai ragazzi gli insegnamenti che ho ricevuto io nella mia esperienza, il binomio sport-educazione è imprescindibile, teniamo molto al rapporto con i genitori, qui ci sono tutti i presupposti per fare bene. I ragazzi devono prima divertirsi, imparare a relazionarsi fra loro, cerchiamo di non togliere tempo allo studio o ad altri impegni come la musica, da noi si gioca a calcio per divertirsi senza l'assillo del risultato, da noi giocano tutti. Poi, in un percorso di crescita, i ragazzi che mostreranno talento avranno tutte le opportunità per affermarsi".