Matteo Minnozzi, il gol nel sangue: "Già 8 reti, ma non mi accontento"
Figlio dell'ex attaccante Massimo in auge negli anni Novanta, gioca col Porto d'Ascoli: "Dedico la tripletta segnata al Loreto alla mia fidanzata e ai miei genitori"
Ha il gol nel sangue. Suo papà Massimo Minnozzi (foto piccola), 48 anni, è stato un attaccante di rango che ha militato in diverse importanti società come Portorecanati, Osimana, Porto Potenza e Sangiustese (solo per citarne alcune) che negli ultimi anni si è cimentato come allenatore alla guida di Nuova Picena, Montecassiano e Real Castelfidardo, suo figlio Matteo (foto grande), 21 anni, è cresciuto nelle giovanili dell'Ascoli, per poi fare le esperienze in D con Gubbio e Castelfidardo e in Eccellenza con Montegiorgio e Porto d'Ascoli. E proprio qui in riviera con la maglia biancoblu ha siglato una tripletta nella vittoria per 4-1 a Loreto volando in testa alla classifica dei marcatori con 8 gol. "Siglare una tripletta ovviamente non è una cosa che capita tutti i giorni - ci dice Matteo - ovviamente sono contentissimo anche per gli 8 gol segnati finora ma non è un motivo per accontentarmi visto che il mio obiettivo è quello di fare sempre meglio. La dedica? La tripletta è per la mia ragazza e i miei genitori che mi sostengono sempre e ogni giorno".
Un confronto tra Matteo e Massimo? "Mah, erano altri tempi - sottolinea Matteo - da quello che mi dice era un altro calcio però diciamo che non era poi così male... I gol parlano anche per lui che ne ha fatti molti più di me... fino ad ora". La sfida in famiglia è lanciata.