Un vivaio di qualità alle spalle del POTENZA PICENA. Parla Liberti
Il tecnico dei giallorossi elogia il lavoro del settore giovanile: "Le squadre devono attingere dai calciatori cresciuti nella propria scuola calcio. Attualmente abbiamo 10 ragazzi in pianta stabile in Prima Squadra che si allenano con noi fin dalla preparazione di agosto"
POTENZA PICENA. Mister Emanuele Liberti (al centro nella foto), quanto e perché reputi importante avere un Settore Giovanile alle spalle di una prima squadra come quella del Potenza Picena?
"Avere un settore giovanile alle spalle di una prima squadra è molto importante ed ancora meglio se qualificato come quello della società di Potenza Picena del Presidente Andrea Savoretti. Le prime squadre devono attingere dai calciatori cresciuti nella propria scuola calcio, questo concetto forse ad oggi è ancora più forte ed in qualche modo anche agevolato viste le limitate risorse economiche delle quali dispongono la grande maggioranza delle Società dilettantistiche. Nei settori giovanili bisogna investire dal punto di vista economico nelle strutture, nella scelta e nella formazione degli Istruttori che devono essere quanto più possibile qualificati ed aggiornati perché sono chiamati nell’importantissimo ruolo di costruire un giovane calciatore non solo da un punto di vista tecnico ma anche comportamentale. A Potenza Picena tutto questo si sta facendo da qualche anno, le strutture sono state potenziate e presto avremo a disposizione il nuovo campo in erba sintetica Ferruccio Orselli. Un centro sportivo di grande potenzialità che prevede già lo Stadio Scarfiotti, il Pala Orselli (tensostruttura coperta e riscaldata per l’attività delle fasce di età più piccole) ed un campo di calcio a 5 scoperto. Ci sono tutti i presupposti insomma per dare la possibilità a questi giovani calciatori di crescere nel miglior modo possibile".
Dove pensi che gli Istruttori di una Scuola Calcio dovrebbero lavorare con maggiore efficacia per formare dei giovani calciatori?
"Gli aspetti più importanti secondo il mio punto di vista sui quali gli Istruttori di un settore giovanile devono lavorare per formare un giovane calciatore a partite dalle fasce di età più basse sono la conoscenza degli schemi motori di base per la conoscenza del proprio corpo (coordinativo/motorio) e per quanto riguarda l’aspetto tecnico sulla tecnica di base. Queste due componenti secondo il mio punto di vista sono alla base per avere un’ottima base di partenza per affrontare poi le categorie appartenenti alla fascia agonistica. Di pari passo far capire a questi giovani calciatori, in generale per qualsiasi sport, che il sacrificio e la voglia di migliorare non li devono mai abbandonare se vogliono raggiungere l’obiettivo. Senza dimenticarci che l’obiettivo di questi giovani calciatori ( di questo gli Istruttori di una scuola calcio non se ne dovrebbero mai dimenticare) può e deve essere raggiunto non tralasciando mai l’aspetto ludico e di sano divertimento che appartiene al giuoco del calcio".
È un luogo comune o la realtà dei fatti dire che oggi i giovani calciatori non hanno più “fame” di giocare al calcio, dipende esclusivamente da loro o ci sono altri fattori esterni che incidono sul ragazzo?
"Non è un luogo comune devo dire la verità perché oggi è assolutamente vero che ci sono tanti altre cose che magari si possono raggiungere molto più facilmente, mentre il gioco del calcio e lo sport in genere impone dei sacrifici e rinunce e quando dei giovani calciatori si affacciano alle prime squadre capita spesso di vedere che alle prime panchine-difficoltà mollano tutto. Se una società, un allenatore ripone fiducia ad un giovane calciatore questo deve capire che nell’arco della stagione ci sono momenti dove magari va tutto bene e si gioca e dei momenti invece magari bisogna fare un passo indietro ed accettare anche la panchina. Questo fa parte del loro processo di crescita ed i ragazzi lo devono capire e non mollare, da parte mia e della società dobbiamo dare la possibilità a questi giovani calciatori di poter sbagliare, fare esperienze senza mettere in testa per forza sempre la vittoria a tutti i costi".
Nella sua squadra giocano abitualmente in campo nella formazione titolare due Under classe 2000 e nella rosa della Prima Squadra del Potenza Picena troviamo solo ed esclusivamente Under che provengono dal settore giovanile giallorosso; la reputi una scelta giusta, coraggiosa da parte della società oppure pensi che la tua squadra potrebbe aver bisogno di altro per migliorare l’attuale rosa visto anche attuale primato in classifica nel campionato regionale di Promozione?
"Sono 10 i ragazzi che sono in pianta stabile in Prima Squadra che si allenano con noi fin dalla preparazione di Agosto, stiamo parlando di calciatori classe 1998-1999-2000-2001 (calciatori che già hanno diverse presenze da titolari nel campionato di Promozione e/o che comunque hanno esordito in gare ufficiali di Coppa con squadre come Chiesanuova, Trodica, Helvia Recina). Sono ragazzi aggregati da quest’anno direttamente dalle formazioni giovanili degli Allievi e Juniores fatta eccezione per il classe ’98 Francesco Tommasini che già faceva parte del gruppo prima squadra, a questi si aggiungono non dimentichiamoci altri calciatori non più Under ma pur sempre giovanissimi che provengono dal settore giovanile giallorosso (vedi Tortelli, Monaco, Sulce, Pepi ecc...). La scelta della società è condivisa pienamente dal sottoscritto, abbiamo deciso di comune accordo di adottare questa linea giovane (tra l’altro già da qualche anno) aggregando alla prima squadra dei ragazzi che per caratteristiche tecniche e fisicità abbiamo reputato pronti per fare parte di questo gruppo. Un giusto mix con i “veterani” come Natali, Monteneri, Degano giusto per citarne qualcuno, crediamo e siamo convinti che sia giusto dare fiducia a questi ragazzi, perché provengono dal nostro settore giovanile dove si sta investendo tanto ed i profitti stanno venendo fuori in maniera evidente. Per quanto riguarda l’attuale primato in classifica certo ci fa piacere e sicuramente dà fiducia ed entusiasmo a questi ragazzi, a tutto l’ambiente, tifosi ma siamo solo all’inizio e quindi testa bassa e pedalare".