IL CAPITANO. "La maglia del Fossombrone come la mia seconda pelle"
La tripletta di William Cecchini ha riportato tre punti e il sorriso alla squadra di Fulgini. "Vivo qui, questa casacca la sento particolarmente anche perché mio padre ha sempre giocato in questa società e mio fratello ha fatto qui le giovanili"
FOSSOMBRONE. Ci voleva la tripletta di capitan William Cecchini (foto) per far tornare il sorriso e i tre punti in casa Fossombrone, dopo un mini periodo non certo positivo. Il blitz di Monticelli ha la firma in calce, con tanto di pallone 'portato a casa', del lunghissimo centravanti forsempronese colonna portante e leader della squadra di Pierangelo Fulgini. "Siamo andati in Ascoli - conferma l’attaccante - sapendo che sarebbe stata difficile per noi per l’avversario ma anche per il fatto che venivamo da un ko interno. E’ andata bene sia per me che per la squadra, anche perché è la mia seconda tripletta in carriera e questo mi ha reso veramente felice. A dirla tutta non sono un attaccante che pensa esclusivamente al gol ma mi metto molto a servizio della squadra. Per noi comunque i tre punti avevano un peso specifico rilevante, chiudere l’andata con un successo era molto importante in generale”.
Impossibile non giudicare positivamente questo girone di andata del Fossombrone. Avete del rammarico per qualche punto lasciato per strada?
"Si, ci sono delle gare in cui potevamo fare molto meglio secondo me vedi la gara interna con la Pergolese o la gara di Porto Recanati che abbiamo sottovalutato. Se vai a sommare a quanto fatto questi punti, chissà dove potevamo essere in questo momento. Non dico in testa ma magari in qualche posizione migliore".
Siete comunque soddisfatti dell’andamento generale?
"Questo indubbiamente perché la squadra è giovane e qualcuno all’inizio magari aveva qualche dubbio su questo gruppo: pochi pensavano in questi 27 punti. Ma la società, lo staff e i compagni sono tutti d’accordo nell’essere particolarmente felici di quanto fatto finora".
Non un bomber di razza ma un attaccante vicino al quale è semplice esprimersi meglio. E’ questa la definizione che spesso si dà di te. Giusto?
"Per me 8 gol nel girone di andata sono un ottimo bottino, considerando che il mio record personale è di 11 anche se non ne sono così certo: personalmente non tengo conto delle reti in maniera ossessiva. Penso sempre alla squadra e non a me stesso, chi segna va bene basta che il Fossombrone faccia bene: questa è stata sempre la mia caratteristica. Sono vicino al record e ora pensiamo a migliorarci sempre sia come squadra che individualmente".
Sei anche capitano e leader della squadra della tua città: una bella responsabilità.
"Mi hanno fatto capitano quattro anni fa con Gastone Mariotti in panchina. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile poi il terzo anno dell’era Bikkembergs sono andato in prestito a Belvedere per sei mesi ma poi sono tornato a casa. Sono proprio di Fossombrone, questa maglia è come una seconda pelle e la sento particolarmente mia anche perché mio padre ha sempre giocato nel Fossombrone, mio fratello ha fatto qui le giovanili mentre ora gioca in Terza categoria a due passi da qui".