LA STORIA. E' capitan Fabio Leopardi il re di Coppe del Porto D'Ascoli
Due successi in bacheca, ora si punta al tris. "Soddisfazione enorme per chi ha sposato la nostra causa"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il 3-1 di ieri ha consegnato al Porto D’Ascoli la prima storica finale di Coppa Italia di Eccellenza della sua storia. Ma nelle Coppe in generale il cammino recente della squadra biancoceleste è sempre stato ricco di soddisfazioni. Nel 2012-2013 la squadra di Filippini coronò la stagione della vittoria nel girone D di Prima categoria e con il relativo Titolo Regionale anche con il successo in Coppa Marche 1 in finale sul Fiuminata, 1-0 al Tubaldi di Recanati. Stessa storia l’anno seguente: sempre Filippini in panchina, e vittoria nel girone B di Promozione per una storica prima in Eccellenza. E la Coppa Italia di Promozione? Anche quella in bacheca con il successo sempre 1-0 (gol di Cacciatori con un cucchiaio dagli undici metri) sull’Atletico Alma. Filo conduttore della squadra che ha centrato la terza finale in cinque anni, sempre in categorie diverse, è il capitano Fabio Leopardi (foto): lui c’è sempre stato dalla Prima categoria fino ad ora. E per uno con il suo cognome essere protagonista a Recanati… è quasi nel destino. “Per chi ha sposato la causa del Porto D’Ascoli ormai da qualche anno – sottolinea l’esterno – è realmente una splendida soddisfazione: nel giro di pochi anni abbiamo raggiunto molti obiettivi che ci eravamo prefissati. Terza finale con questa maglia e non so se sia qualcosa di unico ma quasi: sempre a Recanati. Un’altra volta li? Beh ci potrebbe anche stare, perché no. Ora che ci siamo arrivati sarebbe anche bello vincere, iniziamo ad accostarci anche ad un po’ di calcio fuori dalle Marche”.
Di Coppa Italia ora si riparlerà a dicembre per la finale ma anche in campionato il Porto D’Ascoli non scherza affatto ed è in grandissima salute: “Siamo in un bellissimo momento sia per i numeri ma anche per il gioco che riusciamo ad esprimere. La partenza a rilento? La colpa è sempre di tutti poi nel calcio è sempre più semplice mandare via una persona piuttosto che cambiarne 15. Forse anche il fatto che siano cambiati in tanti rispetto all’anno precedente, probabilmente ci è veramente mancato quello”.
E non dimentichiamo che proprio il Porto D’Ascoli è l’unica squadra ad aver strappato in campionato un punto al Montegiorgio: “In quel periodo iniziò sinceramente la risalita, prendemmo anche fiducia. Alla fine si esce fuori dal periodo buio, è inevitabile se ci sono qualità da parte di tutti. Obiettivamente potevamo essere li in alto fin dall'inizio: credo che come qualità questa squadra vale almeno il Montegiorgio. Il pari in quella gara? Mi farebbe veramente piacere incontrarlo di nuovo proprio ora. Noi l’anti Montegiorgio? Ci sono diverse squadre comunque che hanno buoni valori, siamo in una fase nella quale va tutto bene, non importa chi gioca, tutto fila liscio”.
La risalita nei risultati è iniziata con Sante Alfonsi: “E’ senza dubbio un ottimo tecnico e il suo merito è stato quello di saper portare maggiore tranquillità e in questo senso ha toccato i tasti giusti”. Visto lo stato di grazia attuale, è giusto anche non porsi obiettivi al momento: “Un passo alla volta: tre giornate fa eravamo nella casella rossa ed era molto brutto, con tanta pressione sopra. Ora siamo fuori dai playout mi piacerebbe attaccare i playoff da raggiungere quanto prima. Poi vedremo cosa accadrà”.