I Giovanissimi dell'FC VIGOR SENIGALLIA in lotta per il primato
Pasquini: "Sarà una sfida tra noi, la Vis Pesaro e la Pergolese. Ma certe partite che finiscono 18-1 non hanno proprio senso".
SENIGALLIA. Il campionato regionale Giovanissimi al giro di boa. Nel girone A al comando della classifica la coppia composta dall’FC Vigor Senigallia e la Vis Pesaro con alle spalle la Junior Pergolese. L’FC Vigor Senigallia è guidata da Luca Pasquini, tecnico sicuramente preparato che sta facendo del suo meglio con un gruppo di ragazzi di indubbie qualità. La squadra stanno lottando gomito e gomito con la Vis Pesaro per conquistare il primo posto (vedi la classifica), unico pass che dà diritto a partecipare alle finali regionali per la conquista del titolo e poi volare alle finali scudetto.
Mister Pasquini, come andrà a finire questo bellissimo duello?
“Sarà un bel duello tra squadre forti che non si regaleranno decisamente nulla”.
Chi secondo lei potrebbe spuntarla?
“Non sarà facile per nessuno, tutto si potrebbe decidere con una rabbiosa volata finale punteggiata dai confronto diretti”.
FCV Senigallia e Vis Pesaro le favorite?
“Sicuramente sì ma io aggiungerei anche la Pergolese, una gran bella squadra che noi abbiamo battuto nel penultimo turno”.
Ci sono in giro squadre talmente forti per puntare non solo alla conquista del titolo regionale?
“Domanda alla quale si risponde male. Di buone squadre in giro ce ne sono ma per salire sul podio più alto necessitano di qualità individuali e collettive importanti, un pizzico di fortuna che non guasta mai senza trascurare anche la valenza tecnica degli avversari che uno incontra strada facendo”.
Tocchiamo un tasto che pochi vogliono toccare, la prima fase del campionato come la giudica?
“Un tasto dolente ma se le regole sono quelle che sono dobbiamo rispettarle. Certe partite io le eviterei perché ad un ragazzo che vede perdere la sua squadra 18-1 è umiliante”.
Come evitarlo?
“Non saprei risponderle, ogni risposta è sicuramente sbagliata”.
Lei dispone di una bella squadra, cosa gli viene chiesto dalla società?
“Di lavorare con impegno e determinazione con il gruppo e farlo crescere nella sua globalità perchè il settore giovanile deve svolgere proprio questo compito, preparare per il futuro”.
Ci si trova a fare delle scelte magari dettate dalla fisicità che in queste categorie potrebbe fare anche la differenza?
“La struttura fisica del giocatore è una componente importante ma non determinante. Un ragazzino se non è un gigante non si deve sentire a disagio. Ne abbiamo di esempi in tal senso. Fisicità sì ma il calcio è tecnica, destrezza, abilità tanto per dare qualche dritta. Di esempi ne abbiamo nel mondo calcio nazionale ed internazionale e perchè ad esempio non citare Massimo Palanca?”.